locandina-stare-in-cucina-grazia-lascialfari-maurizio-mugnaiBastava stare in casa per rendersi conto di come fosse interessante andare a tavola: non solo andare a tavola ma anche prepararsi per la tavola.
Era un rito quotidiano e ogni giorno aveva la sua regola. Stagionale che fosse era pur sempre una regola.
Le pietanze si succedevano in maniera scadenzata.
Il sabato, ad esempio, si preparava la pasta fatta in casa, che, rigorosamente tirata a mano e col mattarello, serviva per tutta la settimana: nastroni per pastasciutte, pastina fine e quadratini per minestre.
Il pranzo della domenica era dedicato all’arrosto in forno, la cena al lesso misto e così via.
Il mangiare non mancava mai ma dagli avanzi si ricavavano piatti eccezionali come il lesso rifatto, le braciole al pomodoro, i gambi di sedano e altro ancora. In alcuni periodi non mancava nemmeno la cacciagione, specialmente la lepre: tutti l’abbiamo gustata preparata e cotta in modi sempre diversi, perfino fritta.
Noi non vogliamo disperdere queste tradizioni in quanto ci sono sembrate un bagaglio ancora vitale.
Per questo abbiamo cercato di ricostruirne i vari ‘pezzi’ che lo componevano in questa pubblicazione.
Certo il mondo d’oggi si alimenta in modo molto diverso rispetto a quei tempi e non è detto che sia un modo migliore.
Il nostro intento è quello di raccontare attraverso questi piatti la vita di qualche decennio fa in una cucina di una normale famiglia di contadini.
Dedichiamo questo libro a tutti coloro che si sono ritrovati a vivere come noi quel periodo e che hanno saputo apprezzarne il valore.

Grazia e Maurizio

Vogliamo inoltre che il ricavato vada interamente a Telethon e per questo ringraziamo anticipatamente Paola Leoni per la sua preziosa disponibilità

 

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 agosto 2015

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *