Oste in Piazza. "Toscanità, tipicità e tradizionalità" a Barberino di Mugello

BARBERINO DI MUGELLO – L’Oste in Piazza è una piccola trattoria con cucina tradizionale, ambiente confortevole ed informale. Il locale si trova nel centro storico di Barberino di Mugello, sotto la storica loggia che rende caratteristico uno dei lati di piazza Cavour. E’ una delle realtà che hanno aderito al progetto regionale di Vetrina Toscana (scheda qui).

Particolarità dell’Oste in Piazza è la sua simbiosi con l'”Antica Macelleria dell’Angolo”. “Grazie a questa ‘fusione’ – dice il titolare della ristorazione Renato Billi – diamo ai nostri clienti l’opportunità di scegliere personalmente, accompagnati da Francesco Toccafondi, il pezzo di carne che vogliono mangiare. Poi il segreto principale della nostra cucina è la ricerca continua di materie prime di nicchia e la fiducia nel piccolo allevatore locale. Per questo usiamo la pasta artigianale, il pecorino locale, le carni e i vini del Mugello”.

La trattoria è aperta dal 2005. Se Renato è l’oste, la responsabile della sala è Debora Cianti. “Fino al 1998 facevo il geometra – racconta Billi – poi ho tenuto un pub fino al 2004. Il passo successivo è stato aprire questo locale. Negli anni siamo stati apprezzati da clienti provenienti da tutta Italia, principalmente dalla Romagna e dal Veneto. Quel che ci dà più orgoglio è stato averli raggiunti soprattutto con il passaparola positivo. Certo, abbiamo avuto momenti non facili. Ma dopo il 2016, anno in cui è partita la collaborazione con la macelleria, è andato tutto molto bene. Con soddisfazione”.

“I nostri cavalli di battaglia – dice Billi -, nei primi, sono i tortelli al tarfufo, le pappardelle al cinghiale e i rigatoni alla Chiantigiana. Nei secondi, ovviamente, non manca la ‘Fiorentina’”.

“Dall’Oste in Piazza – conclude Billi – troviamo la ‘Toscanità’, nelle sue ‘tipicità’ e ‘tradizionalità’. Per esempio, qui il pane è sacro. Lo utilizziamo anche quando è raffermo per realizzare ricette note. Come la panzanella, la ribollita, la pappa al pomodoro, la fettunta, la zuppa di verdura, la farinata, la minestra di cavolo nero”.