Il direttore della CAF Alessio Serra con Roberto Nocentini, presidente della Cooperativa

MUGELLO – Se si parla di “Buona Carne”, in Toscana e in Mugello, non può non esservi la CAF, la Cooperativa Agricola Firenzuola, che raccoglie decine di allevatori locali, sostenendoli con la propria azione nel settore della raccolta, lavorazione e commercializzazione del prodotto. E anche stavolta fa da capofila a un Piano Integrato di Filiera.

Alessio Serra, direttore della CAF

Il direttore Alessio Serra lo rimarca con soddisfazione: “La CAF ancora una volta è protagonista come capofila di un PIF, volto a qualificare la produzione zootecnica di un territorio particolarmente vocato come è quello del Mugello. Del resto, coerentemente con quello che è lo spirito e i valori di una cooperativa come la nostra, vogliamo stimolare le aziende a crescere e a migliorarsi. In questo caso si è voluto mettere l’accento e l’attenzione su un aspetto fondamentale per avere un buon prodotto finale, il benessere animale, ovvero garantire agli animali quelle condizioni, le migliori possibile, che permettono di vivere bene, nel modo più naturale possibile, all’interno delle nostre aziende”.

Ma quali sono queste condizioni? “Intanto è giusto ricordare che la nostra filiera, ormai da molti anni, è caratterizzata dalla linea vacca vitello, ovvero dare la possibilità ai vitelli di restare al pascolo con le proprie madri fino al completo svezzamento, condizione che può sembra normale ma che in realtà nell’ allevamento del bovino da carne cosi normale non è. Già questo è un atteggiamento virtuoso della nostra filiera, un elemento fondamentale per il benessere degli animali. Con il progetto abbiamo voluto invece concentrarci sulla delicata fase dell’ingrasso degli animali nelle stalle. Studiando e mettendo in opera tutti quegli accorgimenti mirati a migliorare la stabulazione degli animali e a la qualità dei foraggi. Si tratta di interventi importanti, che vedono investimenti sul territorio per oltre 4 milioni e mezzo. In particolare stiamo cercando di porre attenzione nel migliorare tutti gli standard qualitativi del prodotto finito e per questo abbiamo messo in campo tutta una serie di attività ricercando le migliori competenze a livello universitario ed europeo per avere le necessarie indicazioni sulle nuove tecniche di allevamento, sul miglioramento delle condizioni ambientali e sulla rivisitazione dei razionamenti. Indicazioni che i nostri soci stanno ben recependo.”

Il Centro Carni Mugello, gestito dalla CAF

Una buona filiera poi non deve avere “interruzioni”. “E qui -dice il direttore della CAF-  prosegue il nostro impegno basato sulla qualità e tracciabilità delle carni che vengono prodotte in questa terra, attraverso la gestione del Centro Carni Mugello per i prossimi 20 anni, mettendoci nella condizione di garantire continuità ad un progetto che ormai dura da decenni, “.

Nel 2022 la Cooperativa Agricola Firenzuola taglierà il traguardo dei 50 anni di attività e lo farà diventando ancora più grande, anche grazie a questo PIF: “Nell’ottica della valorizzazione del prodotto, nel PIF ci siamo posti anche l’obiettivo di ampliare la rete di vendita e per questo nel progetto c’è l’apertura di una nuova macelleria a Sesto Fiorentino e al contempo, anche se è al di fuori dei finanziamenti legati al progetto di filiera nelle prossime settimane vedremo l’apertura di un nuovo negozio a Faenza e di un altro negozio a Borgo San Lorenzo“.

Il direttore Serra è consapevole anche delle difficoltà. “Intanto occorre considerare che questo è un settore del comparto primario dove le marginalità sono molto basse, e quindi fare investimenti diventa particolarmente oneroso e con un ritorno che non è cosi immediato. Anche in questo essere cooperativa, stare insieme nella cooperazione aiuta, perché ciò fa da ombrello alle difficoltà che si incontrano sui mercati, ma sicuramente quello dei bassi margini di guadagno è un aspetto importante. L’alta qualità dei prodotti in questo ci aiuta”.

“Certo -continua Serra-, a questo impegno deve corrispondere una scelta chiara anche da parte dei consumatori, che in verità già oggi sono abbastanza consapevoli di quello che stanno acquistando, e premiano chi garantisce determinate caratteristiche. Ad esempio, l’attenzione nei confronti del benessere animale è sempre più alta, nel senso che si registra una particolare sensibilità nell’opinione pubblica. Così abbiamo già revisionato il nostro disciplinare di produzione, includendovi anche il rispetto dei requisiti del benessere animale, e dell’assenza di ogni utilizzo di antibiotici nel ciclo dell’ingrasso degli animali. Ci attendiamo che sempre più i consumatori apprezzino e sostengano con le loro scelte di acquisto le aziende che fanno questo sforzo di miglioramento produttivo nel senso della qualità e della salubrità. Uno sforzo che contiamo sia premiato anche dagli acquirenti, altrimenti le aziende locali, le piccole aziende rischiano di non avere sostenibilità”.

1 commento
  1. Davide
    Davide dice:

    Buonasera, ho lavorato in coop fi dal 1988 al 1997 Ipercoop Montecatini capo reparto carni, dopodiché coop Italia distaccato a firenze compratore è collaudatore carni sezionate e vivo, dal 2003 al 2022 responsabile nazionale acquisti bovino e ovino, ho dato le dimissioni e sono a partita iva

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *