BARBERINO DI MUGELLO – Bistecca alla fiorentina, da tempo si lavora per dare evidenza e ancor più valore a questo famosissimo piatto della tradizione culinaria toscana.
E l’evento che segna l’avvio della candidatura per richiedere il riconoscimento europeo di “Specialità tradizionale garantita” si è tenuto in Mugello, nell’antica cucina della villa medicea di Cafaggiolo.
Si doveva realizzare – su iniziativa dell’Accademia della Fiorentina – un video da allegare alla candidatura. E come si sono riprese le stalle mugellane nelle quali vengono prodotte le carni che arrivano sulle tavole e sulle griglie, si è chiuso il filmato, ovviamente, con il tripudio della bistecca, cotta sulla brace, tagliata e impiattate dalle mani esperte dello chef Cristian Borchi.
“Questo di oggi – sottolinea il presidente dell’Accademia della Fiorentina Giovanni Brajon, che ha promosso l’evento- non è un punto di arrivo ma di partenza. Stiamo preparando uno specifico disciplinare, che prende in considerazione allevamento, preparazione e cottura. Il comitato valuterà la bozza di disciplinare, lo presenterà alla Regione, che a sua volta lo invierà al Ministero e questo lo trasmetterà in Unione Europea. L’obiettivo deve essere raggiunto, ci vorrà tempo, ma abbiamo avviato il cammino”.
A sottolineare la rilevanza dell’evento è venuta a Cafaggiolo anche l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi.
Che lo ha sottolineato: “La promozione di questo prodotto si inserisce nella promozione di un intero territorio, se fosse estrapolata da questi luoghi avrebbe un valore inferiore”. E il presidente dell’Unione dei Comuni Stefano Passiatore lo ha ribadito: “E’ un piacere che l’evento finale di questo avvio di riconoscimento della Fiorentina sia qua, in Mugello, dove la Fiorentina ha origine e trova una filiera che più corta non si può e che valorizza non solo il prodotto finito ma tutta la filiera. Oggi in Mugello mangiare una bistecca significa sapere che ci sono persone che custodiscono questi territori, che hanno cura di questi animali e che cercano di offrire un prodotto finito ma anche un’esperienza importante”.
All’evento erano presenti anche il presidente nazionale degli Allevatori Roberto Nocentini, il dirigente del settore Agricoltura della Regione Toscana Germano Giliberti, i sindaci di Barberino di Mugello Giampiero Mongatti e di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, il direttore di CAF Alessio Serra.
L’evento, di fatto, è stato anche un bel riconoscimento per le carni mugellane. Nocentini, che è anche presidente della CAF, la cooperativa degli allevatori mugellani lo sottolinea: “Ora stiamo lavorando alla definizione del disciplinare, e presto saremo in Camera di Commercio per questo. Cottura, altezza, frollatura sono importanti, ma occorre anche che gli animali siano di razza e allevati in Toscana. E’ inaccettabile qualificare come “fiorentina” una bistecca di un animale che viene da chissà dove, da qualunque parte del mondo”.
Ai prodotti di eccellenza mugellani, a cominciare dalla carne, si aprono nuove prospettive. Lo dice lo stesso Nocentini, riferendosi al progetto Cafaggiolo, che ora si è esteso anche al resort Poggio dei Medici: “Con la proprietà stiamo avviando un confronto, e si sono detti molto interessati al prodotto locale per la ristorazione al Poggio dei Medici, interessati al paniere del Mugello. Così come CAF ci siamo incontrati, e la carne della ristorazione nel progetto Cafaggiolo sarà mugellana, e anche altri prodotti”.
Ad accogliere gli ospiti i coniugi Lowenstein, con Alfredo che nel suo saluto si è qualificato così, “non siamo i proprietari, ma i custodi di questo luogo ricco di storia, patrimonio dell’Unesco”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 Gennaio 2022
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