MUGELLO – Gabriele Casini, dell’Azienda agricola La Rocca di Firenzuola ha apprezzato molto il progetto del PIF Buonacarne. “Perché -dice – ci ha dato nuovi strumenti concreti per migliorare i nostri sistemi di allevamento. Già prima i nostri allevamenti si contraddistinguevano per “naturalità” e quindi assicuravano un buon benessere animale. Ma i PIF si fanno per migliorare, e questo è accaduto. Per quanto riguarda la nostra azienda agricola il progetto ci ha aiutato a costruire un grande tunnel per lo stoccaggio del fieno. In questo modo abbiamo la disponibilità di un prodotto alimentare migliore, che somministriamo durante tutto l’inverno agli animali, e questo si traduce in benessere. Una alimentazione naturale, con il fieno che viene dai nostri stessi territori, è davvero importante”.
A “La Rocca” di Firenzuola, di Daniele Biondi e Gabriele Casini si allevano bovini di razza limousine, un centinaio di capi.
Casini non nasconde le difficoltà del momento: “Sta aumentando tutto, i prezzi del gasolio, dei prodotti, dei mangimi, i mezzi, le manutenzioni. Mentre i nostri prezzi rimangono fermi, quando invece occorrerebbe equipararli all’andamento dei mercati. Il margine di guadagno è sempre meno. Non è un momento facile per noi”.
Gli allevatori mugellani contano che il progetto sul benessere animale porti a ottenere una maggiore rimuneratività delle carni prodotte in ambienti idonei, potendo dimostrare l’accresciuta qualità, legata a condizioni di allevamenti ottimali.
Casini sorride: “Per quanto riguarda il benessere dei nostri animali tutto è alla luce del sole: vivono al pascolo, in ambienti naturali assai preservati, da maggio ad ottobre. E anche all’interno hanno stabulazione libera. Il progetto ha fatto verifiche apposite sull’areazione degli ambienti, e siamo del tutto a norma”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Febbraio 2022
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!