MUGELLO – L’ortica, il cui nome botanico è Urtica diodica, nella percezione comune ha una fama non troppo positiva tanto che spesso viene indicata col nome di “erba cattiva”. Questo giudizio negativo è confermato anche da diversi proverbi e modi di dire che sono entrati da tempo nell’uso corrente della lingua italiana, come ad esempio “non conoscere neanche l’ortica a tasto” indica chi non capisce neppure le cose più elementari e “gettare alle ortiche” indica invece lo spreco di un’occasione o del tempo. Proverbi come “nel campo lavorato non crescono ortiche” e “il campo dell’accidia è pieno di ortiche” richiamano, il secondo, un collegamento
diretto tra l’indolenza e questa pianta e il primo invece fa capire che dove il lavoro dei campi è svolto come si deve l’ortica non cresce.

Nonostante le sue evidenti proprietà urticanti, ricordate anche nel detto “chi ha il cul nell’ortica, spesse volte gli formica”, le varie specie di questa pianta (Urtica dioica, Urtica urens, Urtica pilulifera, Urtica membranacea) fin dall’antichità sono sempre state utilizzate per scopi alimentari o tessili o come rimedio contro numerosissimi malanni, poiché ogni parte della pianta stessa (radice, fusto e foglia) racchiude grandi quantità di vitamine e di sali minerali.

Il pregio maggiore dell’ortica è quello di essere un naturale rimineralizzante perché abbonda di sali minerali quali fosforo, magnesio, calcio, silicio, manganese, potassio, vitamine A, C e K. Grazie alla presenza di tannini, ha proprietà astringenti ed è un ottimo tonico. Possiede importanti proprietà depurative e diuretiche contro le infezioni delle vie urinarie. Le sue foglie contengono molta clorofilla che conferisce a questa pianta una spiccata proprietà antianemica per il ferro e l’acido folico di cui è ricca.

L’urtica diodica è infine anche una delle migliori piante selvatiche alimentari, tanto che i germogli teneri una volta lessati possono essere conditi con olio, aceto, sale e pepe o possono essere usati come ingrediente per un’ottima frittata, per zuppe, torte d’erbe, per ripieni di ravioli o possono essere impastati per ottenere pasta fresca come le tagliatelle.

RICETTA RAVIOLI D’ORTICA

Ingredienti per la pasta verde

  •  Farina 00 gr.300
  • Uova 3
  • Ortica bollita in acqua salata e strizzata gr.100

Ingredienti per il ripieno

  • Ricotta di pecora gr.300
  • Parmigiano Reggiano grattugiato gr.30
  • Ortica bollita in acqua salata e strizzata gr.50
  • Tuorli n.2
  • Sale, pepe e noce moscata q.b.

Procedimento

Preparate il ripieno amalgamando bene la ricotta privata del siero, l’ortica tritata finemente, i tuorli, il parmigiano grattugiato, il sale, il pepe e la noce moscata. Impastate gli ingredienti per la sfoglia. Tiratela bene con il mattarello e farcitela con il ripieno formando dei ravioli. Lessateli e conditeli con burro aromatizzato alla salvia.


 

Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri di Italia da qualche anno organizza anche corsi di cucina nel Mugello.

 

Patrizia Carpini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 maggio 2022

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