BORGO SAN LORENZO –  Giovedì 26 ottobre il Mugello è stato protagonista di “Io sono fiorentino” l’iniziativa ideata da Confcommercio Firenze-Arezzo nell’ambito del progetto regionale “Vetrina Toscana” per promuovere la qualità dell’enogastronomia locale e le produzioni tipiche di filiera corta, con il sostegno di Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, il contributo di Unioncamere e Camera di Commercio di Firenze e la collaborazione di Coldiretti Firenze-Prato. La Torre Osteria et Bottega di Scarperia e San Piero ha ospitato la tappa di ottobre, dedicata a tre prodotti principe del menù autunnale “made in Tuscany”: cavolo nero, cinghiale e marroni.

“La Torre Osteria et Bottega” ristorante, ma anche pizzeria di sera e di giorno bottega con vini, prodotti locali e merende, è guidata dal 2012 dai fratelli Leonardo e Lorenzo Dugheri. I due fratelli mugellani propongono una cucina tradizionale affiancata da proposte contemporanee che cambiano ogni mese, a seconda della stagionalità dei prodotti. Anche le pizze seguono la loro ‘filosofia del cucinare’: le “pizze vecchia scuola” sono infatti i grandi classici della pizza rivisitati in chiave moderna. Ad impreziosire la carta dei vini e delle birre, già ricca di etichette locali, anche due liquori di propria produzione, l’amaro “Elisir degli Dei” e la Sambuca.

Ad offrire i prodotti protagonisti della serata-evento del 26 ottobre sono state tre aziende agricole toscane. Il cavolo nero, ortaggio immancabile della tavola invernale toscana, è quello coltivato e raccolto dall’azienda agricola Poggio Paretaio nel comune di Rufina. Un’azienda giovane, nata nel 2021 dall’idea di tre ragazzi che praticano un’agricoltura biologica nel rispetto della terra e dell’ambiente, con lo scopo di creare un sistema nel quale tutti gli elementi sono utili gli uni agli altri. Il fegato di cinghiale è stato fornito dall’azienda agricola Orto Torto, situata nel piccolo borgo di Rapezzo a Firenzuola. L’azienda coltiva e produce ortaggi impiegati per la trasformazione e per l’alimentazione degli animali da cortile, da cui produce carne e trasformati, oltre alle uova. La cacciagione, abbattuta nel rispetto dei piani stabiliti dalla Regione Toscana, è lavorata con la massima professionalità. L’azienda agricola La Fenice di Vicchio del Mugello ha procurato invece marroni e farina di marroni. Il nobile frutto, un tempo generoso “pane dei poveri” e oggi prelibato ingrediente per piatti raffinati, è raccolto secondo ritmi e tempi della tradizione antica, con presenza, lavoro e fatica, con consapevolezza del valore unico che il marrone del Mugello rappresenta per il territorio e per la gente che lo custodisce da generazioni.

Quello del 26 ottobre a Scarperia è stato il terzultimo appuntamento con le ‘grandi cene a piccoli prezzi’ ideate per la terza edizione di “Io sono fiorentino”. Dopo questa data, infatti, resteranno solo due eventi in programma: il 23 novembre al ristorante Carmagnini del ‘500 a Calenzano (via di Barberino 242 – telefono 0558819930), che proporrà ricette a base di pecorino stagionato, uova e zucca, e infine il 1° dicembre della Trattoria Ada di Firenze (viale Mazzini 25 R – telefono 3472620074), che si concentrerà su proposte legate a ricotta, patate e lampredotto o trippa.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Ottobre 2023

 

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