MUGELLO – E’ stata una delle ultime “invenzioni” di Adriano Borgioli che insieme a Fabrizio Ciolli da anni nei  campi dell’azienda agricola Valdastra, lungo la Sieve, aveva già iniziato a coltivare ortaggi e patate, tutti rigorosamente biologici. Un nuovo progetto che ha trovato il partner ideale ne Lunica di Vicchio, che meno di tre anni fa ha inaugurato uno stabilimento per la lavorazione di conserve e succhi.

Il progetto è quello della coltivazione di pomodori biologici destinati a diventare passata e pomarola. Nella primavera 2020 sono state fatte le prime prove, nella zona di Olmi  – Lutiano, a Borgo San Lorenzo. E a settembre Lunica ha trasformato questi pomodori in passata. “Che avevamo fatto centro -dice Ciolli- lo si è capito dal profumo che si percepiva fuori dallo stabilimento”.

Anno 2021, i campi coltivati a pomodori di Valdastra

Così nel 2021 si è organizzato il primo vero anno di produzione: concimazioni tra marzo e aprile, preparazione del terreno, le piantine bio arrivate in due tranche, l’ultima settimana di aprile per essere trapiantate ai primi di maggio e la seconda parte arrivate un mese dopo, in modo da poter gestire la raccolta sia in agosto che a settembre.

Umberto Borgioli

“Rispetto alle piantagioni intensive – spiega Umberto Borgioli – dove vengono messe in campo da 25 a 28 mila piantine per ettaro, noi abbiamo scelto di metterne 13 mila, circa la metà, per dare alle piante una maggiore superficie di terreno da cui attingere le sostanze nutritive: le piantine, avendo a disposizione una maggiore superficie crescono forti e sane. Con una maggiore circolazione di aria tra pianta e pianta si riduce il rischio di malattie e la maggior superficie intorno alla pianta riduce anche gli interventi di irrigazione, permettendoci di ottenere un importante risparmio di acqua, a tutto vantaggio di un prodotto di altissima qualità e attento all’ambiente”.

E c’è un’altra particolarità nei pomodori coltivati a Olmi Lutiano, su una superficie di circa 4-5 ettari. Tutto si fa a mano, salvo interventi meccanici per mantenere il terreno pulito tra le file. Il resto è a mano, a cominciare dal trapianto delle piantine, e poi all’eliminazione delle erbacce tra pianta e pianta lungo la fila. Ma soprattutto è la raccolta ad essere fatta manualmente. Niente macchine, che portan via piante e terra, pomodori maturi e meno maturi, come accade invece nelle lavorazioni del pomodoro industriale.

Questo ha anche un importante risvolto occupazionale: “La Società Agricola Valdastra – dicono Umberto Borgioli e Fabrizio Ciolli- assume in media una trentina di ragazzi con contratto di lavoro stagionale, provenienti da tutto il Mugello ma anche dai comuni dell’area fiorentina. Nel nostro gruppo di lavoro abbiamo personale proveniente da oltre dieci diverse nazioni. (articolo e video QUI) Molti di loro lavorano con noi ormai da 4-5 anni, altri vengono assunti per i mesi di più alta stagione, per le nostre produzioni orticole bio, fave, patate, fagioli, zucchine e pomodoro”.

Così nell’ultima stagione la produzione del pomodorio biologico per la passata Bio del Mugello, esclusiva di Valdastra, è stata di circa 200 tonnellate. E il viaggio verso l’impianto di lavorazione a Mattagnano è davvero breve – 2 km in linea d’aria. Altro aspetto questo che migliora ulteriormente la qualità: i pomodori raccolti vengono consegnati ogni giorno, in un tragitto brevissimo e quindi senza stress da trasporto: i pomodori non si schiacciano e non si rompono, arrivando in perfette condizioni.

Martina Meglini, dell’azienda Lunica

E qui entra in gioco Lunica: con un ciclo di lavorazione nel suo impianto modernissimo, dal lavaggio fino all’etichettatura. Per fare vasetti di polpa, di succo – vi è anche la varietà di pomodoro giallo-, di salsa campagnola (con zucchine e melanzane), di pomarola e piccante. “Il nostro – precisa Martina Meglini– è performante ma non è un impianto da grande industria, perché la lavorazione industriale è tutta diversa. Ed è assai diversa anche la qualità, le caratteristiche della materia prima vengono mantenute.” Basta assaggiare, la differenza si sente tutta. Con il pomodoro di Valdastra Lunica sforna 35 mila barattoli al giorno, destinati alla Grande Distribuzione e ai piccoli esercizi e botteghe.

L’attività della storica azienda vicchiese della famiglia Meglini – nel settore dell’ortofrutta a Vicchio fin dagli anni ’30 – ’40 con la denominazione Lunica dal 1991, e trasferitasi nell’area produttiva di Mattagnano fin dal 2004 -35 dipendenti che diventano 60 con gli stagionali-, ha avuto negli ultimi anni un’evoluzione rilevante. Se la parte principale rimane il commercio ortofrutticolo, negli ultimi anni i più giovani della famiglia hanno avuto l’idea di differenziare le attività: da qui il PIF di qualche anno fa, con la realizzazione del nuovo stabilimento nel 2019 per la trasformazione di conserve alimentari, e il radicamento del brand Lunica, che raccoglie nettari, farine locali, conserve, marmellate e confetture. E ora il pomodoro bio, di alta qualità, che ha uno spazio commerciale ancora maggiore.

“E’ una bellissima iniziativa -nota il titolare dell’azienda, Mauro Meglini-, anche per la collaborazione che si è instaurata con un’azienda del territorio, cosa che non è scontata. Per noi è importante offrire un prodotto nato e confezionato in Mugello”.

Un altro prodotto che arricchisce l’ampio paniere delle eccellenze mugellane.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello –18 Febbraio 2022

1 commento
  1. Monique Isler
    Monique Isler dice:

    Bravissimi !! Quando e come potrò ordinare la vostra passata di pomodoro e le buonissime patate. Così le diamo anche a Luiano, ma molte le voglio io

    Rispondi

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