BARBERINO DI MUGELLO – Turisti a tavola in Mugello, cosa chiedono? Cosa si aspettano? Cosa combinano? Ce lo racconta Francesco Toccafondi proprietario de “L’oste in piazza”, ristorante che punta molto sui prodotti locali di ottima qualità e su una cucina tradizionale ma con quel quid in più…

Una combo che richiama tantissimi visitatori, specialmente provenienti dall’estero, attirati sia dalla posizione, vicino all’outlet e sotto le splendide logge medicee, che dall’ottima cucina.

“Il Mugello – racconta Francesco Toccafondi proprietario di Oste in piazza – piace molto ai turisti, specialmente negli ultimi anni. Questo è dovuto sia alla presenza dell’outlet e dell’Autodromo che al fatto che la zona del Chianti, molto amata dagli stranieri, è rincarata molto negli ultimi anni. Per questo motivo gran parte del turismo straniero si è spostato verso il nostro territorio ed i turisti hanno imparato a conoscerlo, apprezzarlo e viverlo. Le nazionalità sono molte e varie a seconda dei periodi, perché ogni Paese ha differenti periodi di ferie. Quindi, a luglio ed agosto troveremo olandesi, tedeschi e francesi, più avanti troviamo gli spagnoli ed i russi, che non so se quest’anno con la situazione attuale troveremo ancora”.

E del Mugello non amano solo le bellezze naturali e culturali ma anche il cibo che per loro è “inaspettato” come racconta Toccafondi: “Molti arrivano qui senza sapere bene cosa offriamo, hanno un’idea ampia riguardante la cucina italiana in generale e si aspettano la carbonara oppure i pici alla senese o ancora la pizza. Nel nostro locale, invece, offriamo una cucina che mira alla valorizzazione dei prodotti e delle tradizioni locali quindi gli immancabili tortelli, la pappa al pomodoro, la panzanella, la ribollita (quando è stagione) e ovviamente piatti a base di carne e tartufo. Una cosa molto buffa è che spesso confondono il nostro nome ed invece che ‘piazza’ leggono ‘pizza’ e quindi vengono a colpo sicuro credendo di trovarla e rimangono delusi”.

Una delusione che dura ben poco perché, una volta assaggiata la cucina mugellana ne restano innamorati. “È proprio così – racconta il proprietario – sicuramente il tortello mugellano è una delle cose a cui piacciono di più ma la vera scoperta è il tartufo, che per gli stranieri è un prodotto di lusso e che, per questo, in molti non hanno mai assaggiato, un po’ come il caviale da noi. Ci perdono completamente la testa”.

Ovviamente nel menù non può mancare il vino. “Ah – ride Francesco – su questo non ci capiscono niente per la maggior parte! Ovviamente non possiamo fare di tutta un’erba un fascio, sia chiaro. Ma per ogni volta che ho visto abbinare un Morellino al pesce oppure un vermentino frizzante alla Fiorentina ho perso un battito. Noi proviamo a suggerire abbinamenti migliori, anche con prodotti locali, ma non tutti apprezzano il nostro vino che è molto forte e dal sapore deciso e richiedono qualcosa di più dolce e fruttato che non si trova nelle nostre zone”.

Ovviamente, neanche in Mugello ci salviamo dagli “orrori” culinari come racconta, con una mano tra i capelli e l’aria sconsolata Francesco: “Non dimenticherò mai una famiglia russa che ordinò tre vassoi di tortelli e poi, coltello alla mano, li hanno sezionati chirurgicamente uno ad uno mangiando solo la pasta con il ragù e lasciando il ripieno. Non vi dico come sono rimasto! Ovviamente non manca l’immortale cappuccino con la fiorentina oppure il parmigiano sopra il cinghiale, quest’ultimo lo fanno anche gli italiani ed ogni volta mi sento morire”.

 A proposito di italiani, non solo gli stranieri amano il Mugello. Sono molti, infatti, i turisti locali che visitano ed amano il nostro bel territorio.

“Si può dire – spiega Toccafondi – che siamo gemellati con la zona della bassa Romagna. Qui fioccano i bolognesi che vengono per comprare la carne e si fermano a mangiare da noi. Ma c’è anche chi viene da più lontano, per lo più da Roma e Milano. Alcuni di loro vengono a far shopping all’outlet, altri vengono in villeggiatura qui. Infine abbiamo i clienti fissi, quelli che ci danno più soddisfazione, che fanno una deviazione per mangiare da noi. Ed anche per loro nel menù non devono mai mancare tortelli e bistecca”.

 

“L’Oste in piazza” è parte del progetto “Mugello Tradizione e Qualità in Cucina” e di “Vetrina Toscana”, realizzato da Confesercenti Firenze e dalla Camera di Commercio di Firenze con il contributo della Regione Toscana, Toscana Promozione, Fondazione Sistema Toscana ed Unioncamere Toscana

 

Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Agosto 2023

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