Luigi Incrocci, eclettico chef mugellano non sta mai fermo. E, come un’ape operaia che passa di fiore in fiore, va a portare la propria esperienza e il proprio genio culinario, sempre più apprezzato, in numerosi ristoranti di grido. Adesso è a fare lo chef dello storico ristorante “La loggia” al piazzale Michelangelo: “un’altra bella sfida -dice Incrocci- per riportare agli antichi splendori il locale e per adesso i numeri ci stanno dando ragione!”
Chi è Luigi Incrocci?
Mugellano doc, 56 anni appena compiuti, residente a Luco di Mugello, da molti anni ha “girovagato” in importanti cucine di importanti alberghi. Ce lo racconta lui stesso: “All’età di 15 anni, al primo anno di scuola alberghiera, sono volato in Francia, alla corte di Roger Vergé, un grande chef transalpino. E poi tante altre belle esperienze, toccando la compagnia Four Seasons a Milano, passando da Gualtiero Marchesi, alla Svizzera con le Meridiene, la Starwood, l’Oriente Express la Rocco forte end Family, la Radisson e molte altre”.
“Sono nato –continua- da una semplice famiglia di ristoratori: la nonna paterna aveva a Scarperia un albergo e una trattoria. E nei periodi di vacanza, dai sette agli undici anni, mi dilettavo a girare e rigirare i grandi tegamoni. E quando dalla città ci siamo trasferiti a Scarperia la mia passione per il cibo è diventata sempre più grande portandomi ad intraprendere il triennio di scuola alberghiera con entusiasmo e passione.”
Ad Incrocci le soddisfazioni e i riconoscimenti non sono mancati. “Il più importante è stato quello di essere entrato a far parte dei cento cuochi più importanti e famosi del mondo nel 2002 per la rinomata guida americana “International who’s who of chefs in the world”. Poi le tante manifestazioni su tv ed arene radiofoniche, gareggiando con colleghi e raggiungendo molti piazzamenti di prestigio”.
Incrocci è ancora entusiasta del suo lavoro: “Il mio amore per il cibo non si placa. E sicuramente se un giorno rinascessi e potessi di nuovo decidere cosa fare da grande non avrei esitazioni: il cuoco o, diciamo, lo chef. Come il mio maestro Marchesi mi ripeteva sempre, “spara ogni giorno alla luna sai che non potrai mai raggiungerla ma sparaci sempre comunque…”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 luglio 201
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