Lo chef Luigi Incrocci

Lo chef Luigi Incrocci

Lo Chef mugellano -e amico- Luigi Incrocci è a Milano, in un contesto molto importante, e, insieme allo Chef Giacomo Bettini, sta proponendo i suoi piatti, fatti con prodotti mugellani, ad una cena d’alto profilo, con 60 super Vip di livello mondiale.

Qualche giorno fa l’abbiamo intervistato.

acanto-ristorante-principe-di-savoia-milano

Il ristorante Acanto del Principe di Savoia di Milano

Luigi, raccontaci quale è il contesto di questa cena. Dunque, la cena si svolge al Principe di Savoia di Milano – Gruppo Dorchester Collection, una realtà veramente rilevante, dove possiamo di certo esprimere una grande cucina. In chiusura dell’EXPO, questi 60 ospiti, probabilmente fra i più importanti personaggi che avvolgono il palcoscenico politico -e non soltanto- di questo mondo, degusteranno il mio menù creato insieme al mio staff.

Che cosa proporrai a questi 60 super Vip, che di certo non saranno dei palati facili da accontentare? Il mio menù parla della nostra terra, del Mugello, che per storia, tradizione e cultura riesce a far esprimere piatti che hanno un carattere, un’intensità, dei profumi unici al mondo. Chiunque li assaggi viene a contatto con una qualità che non teme confronti. E proprio quando ci si ferma a comprendere che cosa è la qualità, abbiamo soddisfazioni immense. Il mio menù parla di funghi, parla di tortello mugellano, in chiave un po’ scomposta, non esattamente il tortello che facciamo qui, ma gli ingredienti sono gli stessi. E’ un tortello che ha come particolarità un profumo di arancio all’interno della patata, in pasta un profumo leggero di salvia, su di un ragù di anatra. Seguirà poi una ribollita che ho chiamato “Uno, due, tre La Ribollita Toscana”, perché la faccio assaggiare in più passaggi. Una ribollita che parla di cavolo nero, di fagioli e di pane, il nostro grande pane toscano. Poi seguiremo con il cinghiale, servito nel suo famoso sughetto, accompagnato con due tortini, uno di cavolo, l’altro di patata. Terminiamo con un tortino caldo al cioccolato. In questi piatti abbiamo tanto della nostra terra e della tradizione che l’accompagna e con questo menù voglio far comprendere a questi 60 ospiti la qualità a marchio Mugello. Lo specifico e lo premetto, i prodotti che userò partono dal Mugello.

Senti, Luigi, ma ce lo fai il nome di qualche ospite? C’è ovviamente un problema di privacy e di sicurezza, visto il calibro dei personaggi. Ti possono dire che ci saranno i massimi esponenti degli stati più importanti, tra cui la Germania. I nomi vengono da soli.

 

Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 ottobre 2015

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *