BORGO SAN LORENZO – Ora lo propongono in tanti il panettone a Ferragosto. Ma venti anni prima di “Eataly”, fu la pasticceria Aurelio di Borgo San Lorenzo ad inventare il panettone agostano. Ora Stefano Barletti ci racconta la genesi di questa iniziativa speciale.

“E’ semplice -dice- l’idea mi venne perché volevo dimostrare che il panettone artigianale lo facevo davvero qui. Venti anni fa iniziai a fare il panettone, e per imparare ci misi un paio d’anni. E da allora l’ho sempre fatto da me. Tanti invece lo comprano dalle aziende dolciarie, gli cambiano busta e lo mettono in vendita. Allora mi dissi: ‘Se produco il panettone in agosto, quando le ditte non lo fanno, allora è dimostrabile che è davvero panettone artigianale, fatto in proprio. A Ferragosto il panettone è fatto con le proprie mani…'”

Così da vent’anni a Ferragosto -anzi, per tutto il mese di agosto- la pasticceria Aurelio sforna panettoni. “Un dolce – dice Barletti – che deriva dai pani arricchiti. Storicamente è nato come un pane al quale sono stati aggiunti degli ingredienti per arricchirlo. Prima aveva la forma di un filoncino, o di una frusta, e solo negli anni ’60 l’attuale forma gliela dette Motta, ponendo l’impasto in un pirottino”.

E il panettone di Aurelio com’è? “E’ un panettone tradizionale di 850 grammi, fatto con una grande quantità di uvetta di primissima qualità e con canditi di cedro vero, non con la zucca aromatizzata e colorata che sovente si utilizza. E poi tuorlo fresco, niente aromatizzanti, niente conservanti, come l’alcol che l’industria spruzza nel sacchetto come germicida per farlo durare più a lungo”.

È un panettone che piace: “Vendo più panettoni fuori stagione che sotto Natale – sorride Stefano Barletti – a Natale lo fanno tutti, e i panettoni a saldo mi tagliano fuori. Adesso invece vendiamo bene. L’altro giorno è venuto un Francese, e ne ha acquistati due. E ieri l’ho visto tornare, a prenderne altri quattro, per portarli in Francia”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 agosto 2016

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *