BORGO SAN LORENZO – E’ stata un’edizione importante, quella del Rotarolio 2020, tenutasi sabato 18 in villa Pecori Giraldi, promosso dal Rotary Club Mugello, sotto la presidenza di Sabrina Landi Malavolti.

Il saluto del vicesindaco di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi

Non solo per il fatto di aver compiuto la maggiore età, giunto com’è alla sua diciottesima edizione. Non solo per l’alto livello del convegno, arricchito dalla presenza di autorevoli esperti che hanno offerto relazioni senz’altro interessanti e stimolanti, dal Magnifico Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei al prof. Zeffiro Ciuffoletti, docente universitario, dal colonnello dei Carabinieri Forestali Luigi Bartolozzi alla responsabile tecnica del Conzorzio Olio DOP Chianti Classico Fiammetta Nizzi Griffi. E non è stato di routine neppure l’intervento del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, degna chiusura, documentata e in tema, per il convegno.

L’intervento del Magnifico Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei

L’intervento del prof. Zeffiro Ciuffoletti

Ma ad arricchire e rendere unico l’evento vi è stato l’atto di nascita dell’associazione “Olivicoltori del Mugello”, iniziativa che proprio in precedenti “Rotariolio” aveva preso forma e prospettiva, per poi diventare realtà grazie all’impegno e al lavoro di alcuni olivicoltori locali.

Alcuni dei soci fondatori dell’associazione “Olivicoltori del Mugello”

Così sono stati tredici a firmare l’atto costitutivo di fondazione dell’associazione, a cominciare dal suo presidente Giulio Cappetti (articolo qui), visibilmente soddisfatto per essere riuscito a condurre in porto un’iniziativa, quella dell’associazione, che potrebbe aprire nuovi importanti prospettive alla coltivazione dell’olivo in Mugello.

Poi c’è stato il concorso del miglior olio mugellano. Quest’anno -e non è la prima volta- ha fatto man bassa Adriano Borgioli, aggiudicandosi sia il primo posto tra gli oli presentati, e vincendo anche il concorso per la migliore etichetta. Con la collaborazione di Francesco Noferini ha infatti presentato una simpaticissima etichetta dove un Giotto bambino dipinge sulla pietra non una pecora ma una mucca di razza limousine (la razza che caratterizza l’allevamento di Borgioli) , sotto lo sguardo di un Cimabue che ha il volto dello stesso Borgioli.

(foto di Francesco Noferini)

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 Gennaio 2020

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