MUGELLO – Di recente la cooperativa agricola “Il Forteto” ha presentato una richiesta di accesso alla procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa. E nell’istanza presentata in Tribunale si  si sintetizza anche l’attuale attività della cooperativa:

Il Forteto opera, principalmente, nel campo della GDO: in particolare, i suoi prodotti trovano collocazione, per la maggior parte, nel mondo GDO delle cooperative, anche se, comunque, sono presenti su gran parte del mercato nazionale (centro e nord Italia), attraverso le principali catene della distribuzione.

Il 48% del fatturato è frutto dell’export in 34 paesi del mondo: Usa, Germania, Francia, Spagna sono i mercati predominanti, ove si trovano alcuni dei più̀importanti importatori locali, oltre a diffusa presenza nel resto d’Europa, Australia, Canada, Emirati Arabi, Giappone. Recentemente è stata promossa, soprattutto per il mercato nazionale, una collaborazione con agenti commerciali, con lo scopo di espandere l’attività anche nelle zone ora scoperte. Marginalmente, il Forteto riserva l’attività di vendita al settore Horeca e alle gastronomie locali.

IL CASEIFICIO

Il caseificio è il cuore dell’azienda: 3.500 mq destinati alla produzione di formaggi freschi e stagionati, grazie alla trasformazione del latte conferito dai soci in misura preponderante rispetto al latte acquistato da terzi.

In particolare, il caseificio è strutturato per la lavorazione del formaggio a base di latte ovino, sia fresco che semi stagionato e stagionato (fino a 1 anno), a cui si affianca la produzione di ricotte (di pecora, di mucca e miste), burrate, mozzarelle, raveggiolo e yogurt. Per le creme di pecorino, il burro, lo stracchino ed il pesto la Cooperativa si avvale di produttore esterni.

Recentemente, è stato rinnovato il settore dei freschi, con l’acquisto di una nuova filatrice, oltre ad un macchinario di confezionamento che permette di proporre un variegato numero di diverse confezioni maggiormente in grado di poter far fronte alle richieste del mercato in continua evoluzione.

Importanti investimenti sono allo studio per quanto riguarda la linea del formaggio, l’allaccio alla rete idrica, il maggior efficientamento del sistema di raffreddamento delle celle del caseificio, il lavaggio e sanificazione delle griglie di stagionatura del formaggio, la tingitura del formaggio, le bilance destinate al confezionamento del formaggio, un nuovo macchinario per il sottovuoto, l’area di scarico del latte. Il recente rinnovamento del personale ha portato alla guida del caseificio quattro giovani casari con importanti esperienze pregresse, che sono stati impegnati anche nella sperimentazione e produzione di nuove linee di prodotti freschi e freschissimi.

Presso il caseificio, trovano occupazione 29 persone. Specificamente, si tratta di 21 operai full time a tempo indeterminato, 2 operai part time a 28 ore, 1 categoria protetta part time a 16 ore, 2 manutentori (a cui si aggiunge una ditta esterna di supporto ed un manutentore assunto come avventizio che viene in caso di necessità), 1 impiegata che si occupa degli acquisti del caseificio, 3 addetti al controllo qualità, 1 addetto alle pulizie e sanificazioni ambienti comuni con 15 ore settimanali. Nel periodo di maggiore produzione, viene assunto personale avventizio a supporto delle diverse attività. Il fatturato del caseificio, nel 2022, è stato pari a 7.937.784 euro (4.204.430 Italia – 3.733.353 Estero).

Le quantità di latte lavorato negli ultimi anni si sono attestate intorno ai 4 mln di litri (3 di ovino e circa 1 vaccino); in passato, le quantità di latte lavorate da Il Forteto hanno raggiunto picchi di 8 mln di litri di latte all’anno. Queste le quantità di prodotto realizzate nel corso di un anno:

– Formaggi 600.000 kg circa

– Ricotte 160.000 kg circa

– Paste filate 75.000 kg circa di cui

63.000 kg di mozzarella, 12.000 kg burrate

– Raveggiolo 7.000 kg circa

– Yogurt 2.700 kg

Per provvedere alla produzione, vengono effettuate due lavorazioni di paste filate a settimana nel periodo marzo-settembre, una lavorazione a settimana nel periodo ottobre-febbraio. Per le ricotte, le produzioni a settimana sono mediamente due, anche se, nel periodo primaverile e durante le festività, si arriva a tre produzioni settimanali. Per quanto riguarda il pecorino, vengono effettuate mediamente due lavorazioni a settimana, da un minimo di 100 qli nel periodo autunnale ad un massimo di 550 qli nel periodo primaverile. In quest’ultimo periodo, si effettua solitamente anche una terza lavorazione settimanale di circa 250/300 qli. Il raveggiolo viene prodotto due volte a settimana, lo yogurt mediamente una volta ogni tre settimane.

ALTRE ATTIVITÀ

La vendita al dettaglio presso la sede della Cooperativa ha avuto un deciso impulso con la ristrutturazione del negozio e l’apertura del punto ristoro. La bottega è, da sempre, il punto di riferimento della clientela locale, a cui, nei fine settimana e in estate, si aggiunge quella turistica. Gran parte della merce in vendita proviene da soci conferitori o, comunque, da aziende del territorio.

Il ristoro, nato sposando in pieno la cultura del km 0, si è recentemente specializzato con l’assunzione di personale dedicato e dalla sua apertura ha registrato tassi di crescita costanti ad eccezione del periodo covid oltre a proporre, le aperture serali durante il periodo primaverile ed estivo. L’ampio parco a disposizione dei visitatori, la possibilità di fruire dell’area barbecue, di visitare le stalle e il maneggio hanno reso Il Forteto un luogo molto attrattivo.

Complessivamente, nelle attività di negozio e ristoro, sono impiegate 14 persone, oltre a 4 avventizi (che diventano 6 nella stagione estiva).

La serra è un’altra delle attività storiche della Cooperativa e, in questi ultimi anni, ha sempre conseguito un ottimo fatturato che si aggira attorno ai 600,000 euro confermandosi uno tra i più importanti punti di riferimento del settore nell’intera area del Mugello. La serra si avvale del conferimento quasi esclusivo di soci coltivatori e vivaisti a cui si aggiunge la vendita di legname. In questo settore operano quattro persone e non è previsto il ricorso ad avventizi.

Tra breve, entrerà in funzione l’impianto per la produzione di malto da birra con una capacità produttiva pari a 500 kg per ogni singola lavorazione. L’impianto, pensato per produrre malto dall’orzo coltivato sui terreni dell’azienda, è stato ampliato ed è in grado, oggi, di lavorare anche orzo proveniente da altri produttori. Con Il Birrificio Valdarno Superiore, il Forteto ha avviato un progetto per la realizzazione della filiera toscana di produzione della birra.

La vendita on line esiste dal 2021, ma non è mai decollata (il fatturato del 2021 è pari a Euro 1.076,00; quello del 2022 è pari a Euro 660,55).

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Marzo 2023

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