BRUXELLES – Non è la prima volta che il Mugello delle eccellenze agroalimentari fa bella figura in Europa. Nel 2019 ad esempio Coldiretti e Granaio dei Medici organizzarono una presentazione in Parlamento Europeo (articolo qui). E adesso si è fatto un nuovo passo avanti, approfittando della “Settimana Europea delle Regioni e delle Città” promossa dalla Commissione Europea a Bruxelles.

Se infatti un folto gruppo di amministratori mugellani – sindaci e assessori (articolo qui) hanno partecipato a incontri politico-amministrativi nell’ambito della “Settimana”, una decina di produttori del Mugello, su iniziativa dell’Unione dei Comuni del Mugello, sono stati presenti su più fronti.

Uno più “istituzionale”, con una degustazione offerta a chi, da tutta Europa, ha partecipato agli eventi e poi per una giornata animando un “Temporary Shop”, allestito in un fondo nei pressi dei palazzi della politica europea, dove i produttori mugellani hanno potuto incontrare gli operatori commerciali belgi, i buyers che fanno riferimento alla grande distribuzione o alla ristorazione, presentando le loro eccellenze.

 

E sono tornati in Mugello soddisfatti. Lo spazio, promosso e finanziato dall’Unione dei Comuni del Mugello, non era grandissimo e magari anche un po’ distante, ma ha funzionato.

I prodotti del Mugello hanno avuto anche come testimonial, di fronte ai buyers, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che hanno lodato l’alta qualità dei prodotti mugellani.

Ed è stato un successo la degustazione “istituzionale”, allo Square Garden. Peraltro era il Mugello a rappresentare la Toscana, accanto a stand della Sicilia e della Val d’Aosta, come della Grecia e di Malta. E lo stand mugellano, con i piatti preparati dallo chef Cristian Borchi, è stato il più affollato e apprezzato. “In effetti – dice Borchi – c’era tanta calca. E siamo stati gli ultimi a chiudere lo stand. D’altronde i nostri prodotti son buoni e ne portiamo in quantità”. Tanti si sono rimessi in coda per fare il bis, con la battuta di carne della CAF e olio extravergine, i tortelli al ragù di cinghiale e al ragù di bovino, trippa e lampredotto, i vini, i formaggi, i pomodori e i succhi di frutta.

Bilancio positivo anche per il “Temporary”. Dove hanno fatto assaggiare i loro “tesori” Agricomes di Marradi, La Matteraia, La Fiorita-Granaio dei Medici, Lunica, CAF, le aziende vinicole Fratelli Morolli e Bacco del Monte, La Fabbrica dei marroni, La Fenice, le birre dell’azienda Gianassi di Barberino. “Abbiamo incontrato – dice Paolo Parrini, del pastificio La Fiorita, portabandiera dei tortelli mugellani – diversi buyers. Il contatto c’è stato, i prodotti sono piaciuti, ora ci sarà da lavorare per ricontattarli, e speriamo di poter raccogliere i frutti. E’ stato bello anche sul piano umano, c’era un bel gruppo di persone, Cristian Borchi sempre al massimo, e Ilaria dell’Unione montana è stata bravissima”.

Anche i vini mugellani sono stati molto apprezzati; sorride Martina Malpaga, de La Matteraia di Vicchio: “Esperienza positiva, e sono stata felice che alla fine i funzionari dell’Istituto Commercio Estero siano venuti ad assaggiare i nostri vini, perché alcuni buyers avevano parlato bene della nostra azienda”.

Niccolò Carmagnini de Lunica non solo ha constatato l’apprezzamento delle conserve, succhi e marmellate mugellane: “E’ stato un bel momento di coesione, questa iniziativa ci ha consentito di conoscere altre realtà produttive del Mugello. Lunica a Bruxelles aveva già alcuni contatti, che abbiamo avuto modo di conoscere di persona, e ne abbiamo avuti di nuovi, da acquirenti invitati dall’Istituto per il Commercio Estero. Sì, è andata bene, ne è valsa la pena”.

 

E anche Matteo Borselli, segretario di Coldiretti Mugello lo dice: “Iniziativa utile, i rappresentanti della grande distribuzione e della ristorazione hanno dimostrato molto interesse. L’obiettivo era cercare nuovi canali di commercializzazione, ora bisogna lavorare in questa direzione, per valorizzare prodotti che hanno una qualità eccezionale. Credo sia stato importante venire a Bruxelles non solo per offrire una degustazione ma per trovare canali commerciali. E vedo che le aziende mugellane presenti sono rimaste tutte soddisfatte. Del resto i buyers presenti sono rimasti molto colpiti dai prodotti che erano stati proposti.”

Buyers di vario genere: ristoratori italiani che lavorano a Bruxelles e cercano prodotti di qualità, catene della grande distribuzione, grossi che commercializzano non solo in Belgio, Olanda e Lussemburgo ma esportano i prodotti anche in Australia e America.

Era possibile anche acquistare i prodotti, e i cittadini di Bruxelles che passavano di lì ne hanno approfittato: ragù, pasta, vino, passata di pomodori, e marroni sono stati i prodotti più richiesti.

Walter Lenzi, del Birrificio Corzano di Barberino di Mugello ha avuto coraggio. Proporre nuove birre in una piazza come quella di Bruxelles e del Belgio non è facile. Ma torna a casa soddisfatto: “Per noi era un’esperienza nuova. E ho visto che la Corzanina e anche le altre, in particolare quelle in stile belga, hanno suscitato molto interesse. Tra i buyers molto interessati un ristoratore italiano che lavora a Bruxelles e che già importa vino dall’Italia, e anche un importatore innamorato dell’Italia, che insieme alla moglie ha voluto assaggiare tutte le nostre birre, le ha commentate ad una ad una con parole di apprezzamento”.

Bilancio positivo anche secondo Lorenzo Cerbai, che a Bruxelles rappresentava la Cooperativa Agricola di Firenzuola: “Bella esperienza senz’altro, i nostri prodotti sono stati molto apprezzati, peposo, trippa alla fiorentina, ragù di cinghiale. Speriamo ora che tutto questo sfoci in nuove collaborazioni commerciali. I grossisti che abbiamo contattati li ho visti molto interessati e soddisfatti”.

“Il Belgio – conclude Elisa Maurizi di Agricomes – è un Paese molto attento ai prodotti italiani. Ci sono oltre 350 mila italiani, tante gelaterie, pasticcerie, ristoranti italiani. E non pochi cercano prodotti più autentici, di qualità. L’iniziativa aveva l’intento di farci un po’ conoscere. Devo dire che Borchi è stato molto bravo a gestire tutta l’organizzazione, si è occupato del trasporto e ci ha fatto da apripista con operatori che lui già conosceva. Davvero prezioso. E anche l’Unione dei Comuni ha fatto un gran lavoro per questo evento. Da parte nostra abbiamo portato cinque referenze, e abbiamo avuto un forte riscontro per i prodotti a base di marroni: c’erano operatori del settore gastronomia e pasticceria-gelateria, e sono stati molto interessati alla farina di marroni, crema di marroni e ai prodotti della Fabbrica dei Marroni, presente anch’essa all’iniziativa. Infine, siamo anche allevatori, e abbiamo creato una rete con Caf per proporci ai distributori di carne, anche se con la logistica con la forza si fa più fatica, ma unendo le forze qualcosa possiamo fare anche noi piccoli produttori. E così abbiamo provato a mettere un mattoncino in questo territorio del Nord Europa”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 Ottobre 2023

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