MUGELLO – Dopo aver costituito l’associazione “Olivicoltori del Mugello”, adesso si lavora ad ampliare le adesioni e soprattutto a definire le procedure per giungere quanto prima sui mercati con l’olio extravergine di oliva mugellano.

E per far questo, il presidente Giulio Cappetti, insieme al consiglio d’amministrazione, ha organizzato un pomeriggio dedicato agli olivicoltori di zona a Casa d’Erci, una sorta di “scuola”, con una lezione tenuta da esperti del settore.

Ed è stata una lezione fruttuosa e interessante, grazie al contributo di tecnici del CNR-Ibe, Graziano Sani, Paolo Pestelli e Giacomo Tagliaferri, insieme a Pietro Barachini, della Società Pesciatina di Olivicoltura. Tante le domande, con risposte puntuali e competenti. Dalle varietà di olivo più adatte -col suggerimento del leccio del Corno, insieme a pendolino, frantoio, maurino, leccino, moraiolo- alle modalità di potatura -“meglio non potare che potar male!”, è stato detto-, di concimazione, di raccolta, di parassiti -la temutissima mosca”, ma anche le cimici asiatiche, con i trattamenti da fare- di necessità di adeguata irrigazione e dell’opportunità di realizzare stagni e bacini di raccolta. Si è parlato di microclima -non senza preoccupazioni per i cambiamenti climatici, perché un innalzamento delle temperature potrebbe peggiorare la qualità delle produzioni-, di frantoi, di caratteristiche organolettiche, di filtratura -necessaria per togliere quegli elementi che degradano l’olio, e di frangitura da fare prima possibile -immediatamente-.

Il tutto mirato a raggiungere la maggiore qualità possibile. Per offrire un olio mugellano che conquisti le fasce alte del mercato, stante anche una produzione quantitativamente molto limitata.

Non è mancato il dibattito, ma tutti d’accordo nell’obiettivo, per l’olio di oliva mugellano, di puntare sulla più alta qualità possibile. E gli olivicoltori presenti hanno dimostrato grande interesse a una formazione comune, e a trovare le modalità per valorizzare al meglio il prodotto. Un percorso ancora non concluso, ma che sembra avviato in modo più determinato. Anche perché la divisione e la non collaborazione sarebbe negativa per tutti.

Oltre all’accoglienza e alla collaborazione consueta del Gruppo d’Erci, l’associazione ha avuto anche la disponibilità di Cristian Borchi, che ha regalato ai presenti un menù speciale, ovviamente con l’olio protagonista.

 

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 Febbraio 2020

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