MUGELLO – La ricetta di questa settimana ha come ingrediente principale la patata, un tubero che è diventato protagonista di molte preparazioni della cucina Toscana e non solo.

Importata dall’America agli inizi del ‘500, si iniziò a coltivare in Francia soltanto nel ‘700, quando questo tubero offrì una efficace soluzione alle continue carestie. Durante la conquista napoleonica, sul finire del ‘700, furono portate in Toscana molte usanze francesi, e fra questa l’utilizzo della patata come alimento.

Ma la patata come si diffuse nel Mugello? Per rispondere a questa domanda è interessante seguire quanto riporta Tebaldo Lorini nel suo “Il vero tortello mugellano”:

“La carestia del 1817 seguita all’impoverimento per le guerre napoleoniche, portò le popolazioni mugellane alla fame. A seguito di ciò il granduca Ferdinando III spinse alla coltivazione della patata per rimediare alla carestia.
Ci narra il priore di Olmi (località accanto a Borgo San Lorenzo  n.d.r.), che parte di queste patate furono date ai più poveri perché le seminassero. Il priore seminò 400 piante pagandole 8 lire ogni 100 e ne raccolse 12.260, che vendette a 5 paioli e mezzo ogni 100. Nella sua cronaca ci racconta che furono seminate nel prato antistante la chiesa il 26 marzo, e raccolte a fine d’agosto. La grande produzione di patate portò al crollo del prezzo del grano. Lo Zuccagni Orlandini nel suo atlante geografico ci dice che la patata nella prima parte dell’800 era coltivata solo nel comune di San Godenzo. Un secolo dopo, negli anni 40 del 1900, si coltivavano nel Mugello 400 ettari a patate ed il paese che ne aveva più era Vicchio”.

Ingredienti:

  • Patate bianche del Mugello gr.800
  • Pomodori pelati o passata gr.150
  • Cipolla rossa media n.1
  • Carota n.1
  • Sedano 1 gambo
  • Aglio 2 spicchi
  • Prezzemolo 1 ciuffetto
  • Parmigiano Reggiano grattugiato q.b.
  • Pane casalingo
  • Sale e pepe
  • Olio E.V.O.

Procedimento:

Pelate le carote, private la cipolla della buccia esterna, lavate il sedano, togliete l’anima verde dagli spicchi di aglio e tritate tutte le verdure a dadini piccoli.

Mettete la dadolata di verdure in un tegame, aggiungete un goccio d’acqua, l’olio E.V.O. e fate cuocere dolcemente.

Unite le patate private della buccia e tagliate a dadi piccoli.

Lasciate insaporire e aggiungete il pomodoro.

Salate, pepate e aggiungete l’acqua necessaria a ricoprirle (circa 1 litro).

Unite il prezzemolo e portate a cottura mantenendo il fuoco basso. Occorrono circa 50 minuti.

Dopodiché passate il tutto con il passaverdura e rimettete sul fuoco. Aggiungete ancora un po’ di olio E.V.O..

Potete servire questa minestra con dei dadini di pane fritti in poco olio E.V.O..

Servite con del parmigiano grattugiato ed un giro di olio E.V.O. a crudo.


Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri di Italia da qualche anno organizza anche corsi di cucina nel Mugello.

Da qualche tempo Patrizia ha aperto anche un blog, una ricca raccolta di ricette e curiosità che vale veramente la pena “sfogliare”.

Inoltre, Patrizia ha pubblicato un libro di ricette: “La cucina di casa. Un viaggio nelle tradizioni culinarie del Mugello” in vendita nelle librerie ed edicole del territorio. Ecco dove trovarlo 

Patrizia Carpini Cooking Experience
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 marzo 2025

Andrea Pelosi
Author: Andrea Pelosi

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