FIRENZUOLA – Una gita in scooter spesso ti porta a scoprire posti particolari e di autentica bellezza. E’ quello che mi è successo qualche giorno fa, quando per sfuggire al caldo e all’afa di questa estate, dopo una sosta al Sasso di San Zanobi ho raggiunto Piancaldoli.

Piancaldoli è il classico paese di confine dove Romagna, Emilia e Toscana si fondono mischiando storia, tradizioni e dialetti. Conteso in passato fra Imola, Bologna e Firenze, Piancaldoli rappresenta la fusione perfetta di queste tre regioni anche a livello di cultura culinaria. Fra i piatti tipici, la sfoglia o, come dicono qui, la spoglia tirata a mano la fa da padrona in tutte le sue forme: tagliolini, maltagliati, pistadini, stricchetti, tortellini e i tortelli dalla tipica forma quadrata. Così come la polenta al ragù di salsiccia e gli gnocchi al sugo di funghi. Anche i marroni coltivati in zona rappresentano un’importante risorsa per l’economia e per l’alimentazione e vengono utilizzati per la polenta, le minestre, le marmellate e per i dolci. La cacciagione, le carni di maiale e del Vitellone bianco dell’Appennino Centrale sono la base per secondi piatti ricchi e gustosi.

Fra i dolci tipici ci sono le crostate con le varie marmellate, la ciambella secca, i semifreddi e in ultimo, un biscotto dolce e fragrante come evoca il suo nome: i “zucaren”. Questo biscotto secco una volta veniva fatto da tutte le famiglie del luogo ed era cotto nel forno a legna dopo il pane. Nelle case si preparavano questi biscottini e si disponevano in dei grandi teglioni pronti per essere cotti quando la temperatura interna del forno si era abbassata. Ogni famiglia custodiva gelosamente e seguiva la propria ricetta nella certezza che la propria fosse quella “vera”, come avviene sempre per i piatti che hanno raggiunto nel corso degli anni una popolarità diffusa in un certo territorio. Per cui anche gli ingredienti potevano differire da una famiglia ad un’altra: alcuni usavano lo strutto, altri l’olio o il burro.

Nel corso della mia recente visita a Piancaldoli ho avuto modo di apprezzare la croccantezza e la friabilità di questi biscotti appena sfornati da chi ancora li produce: il Forno Poli. La signora Monica mi ha raccontato le caratteristiche di questi biscotti dicendomi che: “sono molto buoni per la colazione con una bella tazza di caffellatte e si conservano anche per quindici giorni se chiusi all’interno di una scatola di latta o di un vaso di vetro”.


RICETTA

Ingredienti

  • Farina 00 gr.500
  • Zucchero semolato gr.150
  • Burro morbido gr.150
  • Uova n.2
  • Tuorlo n.1
  • Lievito chimico per dolci gr.12
  • Sale un pizzico
  • Scorza grattugiata di un limone
  • Zucchero per la doratura q.b.

Procedimento

Dopo aver setacciato la farina insieme al lievito, formate una fontana, mettete al centro lo zucchero, le uova, il tuorlo, il burro, un pizzico di sale e la scorza di limone grattugiata. Lavorate tutti gli ingredienti fino a formare un impasto omogeneo. Stendete l’impasto sul piano di lavoro cosparso di zucchero fino ad ottenere uno spessore di pochi millimetri. Tagliate i biscotti con la rotella dentellata. Ponete in un piattino dello zucchero semolato e passate ogni biscotto premendo forte per far aderire bene lo zucchero. Posizionate i biscotti su una placca ricoperta con carta forno e cuoceteli a 180° per 10/15 minuti.


 

Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri di Italia da qualche anno organizza anche corsi di cucina nel Mugello.

 

 

Patrizia Carpini Cooking Experience
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello –27 agosto 2022

1 commento

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] FIRENZUOLA – “I ZUCAREN” biscottini dalla forma irregolare, perfetti per essere inzuppati nel latte o nel the. Seguite questa ricetta di Patrizia Carpini che ci porta a conoscere l’antico borgo di Piancaldoli. Qui l’articolo completo. […]

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *