SCARPERIA E SAN PIERO – Com’è tradizione, anche quest’anno la delegazione Mugello non ha voluto rinunciare a organizzare la “Cena Ecumenica” dell’Accademia Italiana della Cucina, occasione speciale per valorizzare la tradizione culinaria nazionale, andando a cena, tutte le delegazioni presenti in Italia e nel mondo, nella stessa data e con uno stesso tema. E se nel 2019 ci si era dedicati alle paste fatte in casa (articolo qui), quest’anno il tema era “Fritti, frittate e frittelle nella cucina della tradizione regionale“.

Un appuntamento stavolta non scontato, causa Covid, ma fortemente voluto dalla presidente Avv. Monica Sforzini che al termine della serata, vista la sua ottima riuscita, è stata calorosamente elogiata ed applaudita dagli accademici e dagli chef.

Apprezzata la location, nella sala dell’Autodromo del Mugello, apprezzato il servizio, e apprezzati soprattutto gli chef che hanno contribuito a uno speciale festival del fritto, dall’antipasto -cosce di rana comprese- al dolce.

C’erano anche le istituzioni, con la presenza dei sindaci di Vicchio Filippo Carlà Campa e di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, e l’assessore di Borgo San Lorenzo Carlotta Tai.

Così dopo i saluti e la lettura di due note culturali e “sanitarie” sul fritto, scritte da due “Accademici”, Mauro Santoni e il medico Enrico Bacci e dopo aver annunciato la prossima consegna di un premio dell’Accademia, il premio Massimo Alberini 2020, al Panificio Piazzetti di Borgo San Lorenzo, Sforzini ha dato il via alle degustazioni.

Ha iniziato lo chef Donato Petri, del Da Donato a Montelleri (Vicchio) con le sue “Polpettine di lesso e patate con verdurine fresche” seguito da Nicola Tranchina degli Artisti di Borgo San Lorenzo che ha proposto una “Salvia fritta farcita di fegatini con composta di vino e diospero”.

Poi è stata la volta di Cristian Borchi dell’Antica Porta di Levante di Vicchio con la sua “Frittata di cipolle con panino all’olio e rosmarino fatto in casa”, mentre Marco Bianchini de “Il Colle è” di Barberino di Mugello ha presentato un “Bottone di guancia fritto su fonduta di pecorino”.

E c’è stato tempo per gustare anche la “Trippa e lampredotto fritti con maionese al lime” cucinati da Elisabetta Fusi e Mirko Della Iacono, del ristorante “O’ Per Bacco” di Vicchio e la “Lingua fritta con agrodolce di pomodoro e insalatina di stagione” proposta da Alberto Gianassi, chef del “Da Alberto” (Vicchio).

Infine, dulcis in fundo, il “Bomboloncino con crema al limone” di Cristian Mattia de “Il Palagio” (Scarperia) e la “Frittellina di farina di castagne” realizzata da tutti gli chef, su ricetta di Tebaldo Lorini. I vini, citazione d’obbligo sono stati ottimamente scelti da Simone Dreisci.

Alla fine tutti soddisfatti, a cominciare dagli chef, che per una serata provenienti da ristoranti diversi, hanno lavorato a fianco per un’iniziativa di valorizzazione della cucina e dei prodotti mugellani e toscani.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 Ottobre 2020

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