SCARPERIA E SAN PIERO – Gli Egiziani in cucina ci sanno fare. Non solo con la pizza, e ne abbiamo diverse conferme anche in Mugello, ma anche con altri alimenti. Lo dimostra lo chef George Demyan, 38 anni, ormai mugellano d’adozione, visto che proprio qui, in Mugello, ha scoperto la sua passione per la cucina, e qui ora è tornato per gestire un ristorante, il “Tre Laghi” di Scarperia e San Piero.

Il suo gusto per le cose buone lo ha portato dal suo Paese d’origine: “Posso dire che la passione per la cucina ha avuto come primo elemento il fatto che vengo da una famiglia di contadini. Mia madre allevava anatre, polli, conigli, e ho imparato presto cosa sono i sapori genuini, potendo mangiare prodotti con un gusto ben diverso da quelli che si acquistano nei supermercati”.

Poi l’incontro con il Mugello. George in Egitto si è laureato in Economia e Commercio e suo zio Adel, titolare del Free Time di Borgo San Lorenzo, gli propose di venire in Italia, per dargli una mano nel ristorante. “Con lui ho fatto esperienza e ho capito quanto mi piacesse cucinare”. Di ristoranti ne ha girati diversi. E’ stato a fianco anche di Mirella, alla Casa di Caccia, “e lì ho imparato i fondamenti della cucina toscana e della cacciagione”.

 

Ma a George non basta l’esperienza pratica nei ristoranti, e decide di specializzarsi: frequenta la scuola per chef a Brescia, ottiene un diploma di qualifica, e soprattutto, dice “riesco finalmente a capire il perché delle cose, perché si deve fare la pasta fresca con cinque uova e non con sei, oppure quali sono i vantaggi della cottura della carne a bassa temperatura. Questo corso mi è stato davvero utilissimo, perché ti dà gli strumenti per creare piatti nuovi, per fare mille ricette”.

Continua così a lavorare in cucine importanti, a Siena viene chiamato nel ristorante del fratello di Gianna Nannini, poi fa lo chef nell’albergo San Martino di Cecina, viene chiamato per fare l’avvio del ristorante delle “Tre Virtù” qui in Mugello e lavora nella catena di “Rosso Pomodoro”. Qui partecipa anche a un corso di livello internazionale. Lo fa con una ricetta incentrata sul baccalà, che viene pubblicata sul sito www.mysocialrecipe.it, viene selezionato tra i sette finalisti da tutto il mondo, i quali partecipano al momento conclusivo del concorso a Napoli, davanti a una giuria di chef stellati, e qui vince ben due premi, quello per il miglior piatto e il premio per la ricetta più cliccata sul web.

E ora l’avventura ai “Tre Laghi”, da rilanciare e qualificare: lo sta facendo con una cucina che lui stesso definisce toscana, ma rivisitata, con piatti innovativi e ricercati, mantenendo la tradizione. “E’ una cucina basata sui prodotti locali, a km zero: faccio i tortelli con le patate di Firenzuola -le acquisto dall’azienda agricola di Emanuele Farné-, le uova le prendo in Mugello, il formaggio pecorino biologico me lo fornisce l’azienda Bacciotti, le verdure le acquisto dai contadini locali”.

Se gli si chiede quale sia in questo momento il piatto che gli sta dando più soddisfazione, ci pensa un attimo e poi risponde: “I ravioli ripieni di burrata e conditi con pomodorino e basilico, un piatto semplice, ma che alla gente piace molto, è buono e leggero. E la semplicità alla fine paga sempre”.

Merita andare a trovarlo ai “Tre Laghi”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 dicembre 2019

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