BORGO SAN LORENZO –  Giovedì 1 febbraio, dalle 18, Lorenzo Baronti taglia un altro nastro: riapre infatti “Civico 11”, dopo mesi di lavori di ristrutturazione e di ampliamento. Tanto che tutto appare trasformato.

Così, Baronti, l’unica cosa che rimane uguale è il nome, “Civico Undici”?

No, in realtà anche lo spirito e l’atmosfera rimangono uguali. “Civico Undici”rimane quello che è. Ma fortunatamente abbiamo avuto modo di poter accedere a questi spazi limitrofi, dopo 15 anni che siamo qui, prima come Springfield Café poi come prima ‘generazione’ di Civico 11. C’era una grande differenza  di posti disponibili a sedere tra l’estate, con 70-80 coperti all’aperto da poter gestire, e l’inverno, dove ci limitavano tra i 20 e i 30. Così, grazie ai nuovi spazi, – in passato il magazzino di Parigi e Oltre – abbiamo potuto fare un allargamento della cucina e quindi anche dell’offerta culinaria, ma soprattutto potremo mettere a sedere le persone anche durante la stagione più fredda.

Che cosa offrirà questa nuova versione del Civico Undici?

Rimarremo fedeli alla nostra proposta originaria che è quella dell’hamburgheria, che andrà sempre ad evolversi per quanto riguarda nuove ricette e nuovi accoppiamenti con un ‘beverage’ diverso. Una grande novità, che prima per problemi di spazio non potevamo avere, è la birra alla spina, continuando comunque a servire specialità in bottiglia inglesi, belghe e anche toscane. Poi per quanto riguarda invece la proposta culinaria, oltre a quella della ‘burger house’ abbiamo anche tutto l’aspetto degli appetizer per legare il prima di cena ed il dopo cena, dagli stuzzichini ai fritti fino ai tacos, rivisti in chiave fusion con proposte come il tacos al lampredotto. Poi ancora tutta la parte della Steakhouse, quindi bistecca, costine di maiale, cotolettone, chili con carne, chili con salsiccia e così via. Proposte del mondo Tex-Mex ma comunque riviste anche in chiave toscana. Sul lato del bere abbiamo una piccola ma molto curata selezione di vini, senza dimenticarci i distillati, selezionati tra quelli più in voga e quelli più particolari che si possono trovare sul mercato.

Ed il Poggio?

Il Poggio continuerà ad esistere, continuerà ad essere la proposta del delivery e take away del Civico Undici, dove non sarà gestito, per nostra scelta, l’asporto ma lo gestirà l’altro negozio. La materia prima sarà la stessa in entrambi, ma le ricette saranno diverse, per poter servire in entrambe le situazioni il prodotto migliore possibile.

Ci descrivi il nuovo locale?

Avrà una settantina di coperti al chiuso più un’altra 30-40ina, compreso la corte interna e gli spazi adiacenti esterni, senza considerare quelli nei giardini di piazza Dante, che saranno attivati in un secondo momento durante la stagione più calda.
Il locale è pensato in maniera sequenziale affinché, anche per esigenze di eventistica o per particolari prenotazioni, si possa suddividere anche in servizi differenti. Per esempio si ha il privé con un tavolo da 10-12 persone per piccole cene aziendali, meeting, compleanni o anche semplicemente un ambiente o uno spazio da poter sfruttare in convivialità. Accanto c’è un’altra parte che può essere annessa al privé, sottraendola alla sala principale,  per poter sfruttare lo spazio per un buffet. La sala principale ha più o meno tra i 40 e 50 posti e poi ne abbiamo un’altra ventina in nell’altra sala. Infine i posti disponibili nella prima stanza, che ammontano tra i quindici e le venti sedute, e che sono tavolini da bar.

L’ingresso si mantiene ovviamente da Piazza Dante. E per l’arredo abbiamo cercato di dare un leit-motiv che ricordasse il vecchio Civico 11, quindi molto industrial con colori improntati sul nero; ma siccome le nuove stanze presentavano delle particolarità rustiche, con presenza di mattoni e legno, abbiamo cercato di uniformare il locale unendo i due stili.

Il personale?

In questo momento sono una quindicina di persone coinvolte, la maggior parte giovani e donne. Alla guida della cucina c’è mia sorella Serena, che da sempre, dal 2009, è anche mia socia nell’attività.

E Lorenzo Baronti che farà?

Io? Io faccio l’oste. essendo primo livello sommelier Fisar, avendo fatto miscelazione e cocktail, mi destreggerò tra banco e sala, facendo soprattutto accoglienza.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 gennaio 2024

1 commento

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] Taglio del nastro per il nuovissimo ed ampissimo Civico Undici in piazza Dante a Borgo San Lorenzo (articolo qui). Dopo mesi di lavori di ristrutturazione e di ampliamento riapre profondamente trasformato: […]

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *