BARBERINO DI MUGELLO – In piazza Cavour a Barberino, c’è un ristorante che è una chicca. In pochi metri quadri Silvia e Wissia sono riuscite a creare un ambiente accogliente, casalingo ed assolutamente non opprimente. Un luogo adatto per la pausa pranzo ma anche per la cena con un menù tradizionale ma mai banale.
Si sono conosciute all’asilo dove una era educatrice e l’altra portava i suoi bambini poi, a causa della riduzione di personale, Silvia perde il lavoro ed è lì che nasce il sogno: aprire un ristorante insieme. Wissia già lavorava in un ristorante a Sesto Fiorentino ed in men che non si dica, nel 2014, si ritrovano proprietarie dell’Angolo 27.
“Il fondo – spiega Silvia – era il laboratorio di mio padre che faceva il restauratore. Quando è andato in pensione abbiamo rilevato il locale e lo abbiamo trasformato in un ristorante. Il tavolo conviviale, infatti, è il suo bancone da lavoro che lui ha riadattato per noi. L’arredamento rispecchia la nostra personalità: un locale di nicchia, intimo e casalingo come la nostra cucina”.
La cucina, dicevamo, è tradizionale con cucina tipica mugellana e prodotti a km zero: dai tortelli al ragù alla pizza.
“Sia chiaro – racconta Wissia – abbiamo un menù semplice ma non banale. Ritrovi il mangiare della nonna e, come a casa sua, porzioni abbondanti. Da noi non troverai mai il caviale o il foie gras ma piuttosto un bel piatto di tortelli al ragù di cinghiale, e scusa se è poco. Poi, ogni tanto proponiamo piatti un po’ più particolari ma sempre in linea con il nostro stile. Ci differenziamo per la pasta fatta a mano con la farina integrale per alcune preparazioni, che prendiamo sempre a km zero”.
Il menù viene deciso insieme ma in cucina c’è Wissia, che ha più esperienza, anche se i dolci sono opera di Silvia.
“Anche per quanto riguarda le pizze – spiegano le due donne – il nostro segreto è utilizzare materie prime di ottima qualità. L’impasto e la lievitazione sono importanti ma se poi ci metti sopra una mozzarella di plastica, siamo sincere, farebbe schifo lo stesso! Noi usiamo la fiordilatte e la differenza si sente”.
Per quanto piccolo sia il locale i barberinesi, e non solo, si sono affezionati alla simpatia delle due ristoratrici, ai loro modi alla mano ed alla bontà dei piatti. Poi è arrivato il covid che, rispetto ad altre attività, all’Angolo 27 ha creato un problema in più: lo spazio.
“Quel maledetto – commentano non perdendo mai il sorriso – è vero che ci ha creato problemi anche di spazio ma fortunatamente con la bella stagione abbiamo avuto la possibilità di utilizzare lo spazio esterno davanti all’ingresso e dall’altra parte della strada ed abbiamo lavorato più quest’estate che negli altri anni. Poi è tornato l’inverno ed abbiamo avuto una forte riduzione della clientela a causa delle ristrettezze che le norme anti-covid impongono e che noi, avendo un locale molto piccolo subiamo più di altri. Ma, per il periodo che è non ci lamentiamo: ci siamo rimboccate le maniche ed abbiamo iniziato a spingere l’asporto ed a consegnare a domicilio gratuitamente. E dobbiamo dire che i nostri clienti hanno apprezzato tanto, ma di solito vengono ordinate pizze o primi, e così l’extra manca: il dolce, il caffè, l’amaro, la bevanda….E poi ci manca il contatto con il cliente che per noi è fondamentale”.
Adesso, con la zona arancione, sono state costrette ad aumentare i giorni di chiusura anche per il pranzo, aprendo dal giovedì alla domenica, ma comunque nel fine settimana il lavoro non manca mai.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Marzo 2021
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