VICCHIO – Con l’aggiornamento dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat), sono due i nuovi dolci tipici della Toscana inseriti nella lista ministeriale: la “Befana di Barga”, del Comune di Barga, e la “Scola” del Comune di Vicchio.

Si conclude così il percorso iniziato dal Comune mugellano a febbraio scorso con la Regione Toscana per far riconoscere il dolce tradizionale nell’albo. Nell’iniziativa erano stati coinvolti anche varie realtà locali, come il Forno Pane al pane, Pasticceria Smile, Forno Rossi, Forno Briciolino di pane.

“I Pat – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – rappresentano un immenso patrimonio ereditato dal sapiente lavoro di chi sul territorio ha nobilitato i prodotti locali con ricette straordinarie che sono diventate un simbolo della Toscana. Una base solida e di estrema qualità per avviare politiche integrate di sviluppo territoriale e, più in generale, una risorsa per lo sviluppo del comparto agroalimentare e la Regione si impegna a valorizzare”.

La “Scola” o “Spola” è un dolce allungato, morbido e profumato, arricchito da zucchero, uvetta, anice, prodotto dai forni di Vicchio e venduta come fila di 6 panini, che si possono vendere anche singolarmente. La “scola” viene prodotta annualmente solo nel mese di febbraio esclusivamente dai fornai del comune di Vicchio. Se ne riscontra la produzione già dagli inizi del 1900, secondo la testimonianza di alcuni produttori locali, che ricordano la produzione della “scola” nella frazione di Molezzano per la festività della Candelora. È interessante notare come i dizionari storici (vedi Tommaseo) riportino il lemma come variante “spola”, facendo riferimento a un filoncino di pane di forma affusolata come la spola di legno della tessitura.

Grazie alla “Befana di Barga” ed alla “Scola” il totale dell’elenco dei prodotti toscani nell’elenco sale così a 464.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 gennaio 2024

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