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BORGO SAN LORENZO – Conclusosi il 17 marzo ’16 con un sontuoso pranzo preparato dai ragazzi del Chino Chini, il 13° Corso di Degustazione del vino organizzato per le classi del Giotto Ulivi a indirizzo agrario – ma aperto anche alle altre – si è tenuto in concomitanza con un anniversario poco conosciuto, ma di grande rilievo storico per il settore. Nel 1716 Cosimo III pubblicava un bando che specificava i confini delle zone entro le quali potevano essere prodotti i vini Chianti, Pomino, Carmignano e Vald’Arno, e stabiliva che “tutti quei Vini, che non saranno prodotti, e fatti nelle Regioni come sopra Confinate, non si possano, né devano sotto qualsisia pretesto, o quesito colore Contrattare per Navigare, per Vino del Chianti, Pomino, Carmignano, e Vald’Arno di sopra, sotto le Pene contenute nell’enunciato Bando…”. Era nata, in sostanza, la Denominazione di Origine Controllata, primo passo per comprendere, curare, difendere la qualità del frutto della vite.

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Prima di mettersi a tavola, il dirigente scolastico del Giotto Ulivi prof. Filippo Gelormino ha voluto ringraziare tutti coloro che, senza risparmiarsi, hanno reso possibile questa iniziativa che costituisce un unicum per le scuole della zona: i prof. Marco Pinelli e Luca Marzi, il quale ha ripreso in mano il lavoro del prof. Ticci, primo ideatore del corso, ora in pensione ma che non è voluto mancare al pranzo. L’instancabile Vinicio Bandini, cui si devono gran parte del lavoro logistico nonché di public relations con i numerosi sponsor e con l’Associazione Italiana Sommelier. I docenti di quest’ultima, i quali hanno tenuto le varie lezioni sui fondamenti della degustazione e sui vitigni bianchi (P. Bini), i vitigni rossi (il presidente M. Castellani), gli spumanti e i vini da dessert (A. Oddo). Saverio Carmagnini, stimato ristoratore di Calenzano, che ha tenuto il seminario sugli oli.

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Gelormino ha anche rimarcato l’importanza della prima lezione del corso, in cui il dott. Bacci e il luogotenente dei Carabinieri Gagliardo hanno parlato delle drammatiche conseguenze, rispettivamente sanitarie e legali, del bere troppo e/o male (io ero presente e, da quando Gagliardo ha spiegato l’inestricabile ginepraio burocratico in cui ci si infila se si è beccati positivi all’alcool test, ho deciso che, se ho da mettermi in macchina, prima non prendo neanche un caffè corretto). Bere con il cervello, insomma, invece che bersi il cervello: è stato un po’ questo il concetto sintesi. Associato a quello più generale sull’importanza di conoscere sotto gli aspetti sia storici sia scientifici uno dei tesori del nostro paese, per imparare a gestirlo e valorizzarlo.
Poi, la consegna degli attestati di partecipazione. Ognuno degli studenti che hanno frequentato il seminario ha avuto il suo diploma e il suo applauso. In più sono stati premiati i tre che hanno ottenuto i migliori punteggi del test finale: Bianca Balmus, Claudiu Suhan (non è un errore di battitura, è un simpatico e straripante ragazzo rumeno) e Guido Corti.
Infine la parola, o meglio l’azione, e che azione!, è passata allo chef Sarroino e ai professori di sala Daura e Stilo, oltre che a tutto il personale di cucina e di sala, composto naturalmente dagli studenti dell’Alberghiero. Sotto gli scatti degli amici dello Studio fotografico Bonon, tutti hanno contribuito a rendere memorabile il pranzo

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Non si può tacere il ruolo fondamentale degli sponsor in tutto quanto sopra sommariamente raccontato. Aziende che hanno fornito gratuitamente materiale e prodotti, dimostrando di credere nelle nuove generazioni, nelle loro potenzialità e nell’importanza della formazione, scientifica e culturale. Senza di esse il seminario non avrebbe avuto senso. Non avrebbe potuto neanche esserci. Onore al merito dunque, per (in rigoroso ordine alfabetico): – ABF Fontani Carni – Londa; – Antigniano Montefalco; – Az Petra Suvereto; – Az. Agricola Frascole Dicomano; – Az. Agr. Colognole Pontassieve; – Az. Agricola Poliziano Montepulciano; – Az. Campo al Noce Bolgheri; – Az. La Sclusa Friuli Colli Orientali Cividale del Friuli; – Az. Scacciadiavoli Montefalco; – Az. Terenzuola Fosdinovo; – Banfi s.r.l. Firenze; – Bar La Combriccola di Farnetani Borgo S. Lorenzo; – Barone Ricasoli s.p.a Gaiole in Chianti; – Casanova de’ Neri Montalcino; – Castelli del Grevepesa San Casciano; – Conad Borgo S. Lorenzo; – Consorzio Tutela Olio Dop Riviera Ligure Imperia; – Consorzio Tutela Vini Montefalco; – Cooperativa Agricola Firenzuola; – Fattoria Il Capitano – Pontassieve; – Fattoria Il Lago Dicomano; – Fattoria Il Palagiaccio – Scarperia; – Forno Viliani – Borgo S. Lorenzo; – Frantoio Franci Castel del Piano; – Istituto Professionale di Stato per L’agricoltura Faenza; – I Veroni Pontassieve; – La Fiorita Pastificio – Contea; – Lunica Ortofrutta – Borgo S. Lorenzo; – Marchesi de’ Frescobaldi Pontassieve; – Oleificio Landini Borgo S. Lorenzo; – Pasticceria Aurelio – Borgo S- Lorenzo; – Podere Fortuna San Piero a Sieve; – Podere Sapaio Bolgheri; – Terre de’ Nappi Montefalco ; – Vini Casa Ronsil Thollet Franck Chiomonte

 

Paolo Marini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 marzo 2016

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