MUGELLO – I fagioli sono stati una delle basi alimentari più importanti del mondo contadino, prima e dopo l’avvento del mais. Per la facilità con cui si conservano attraverso l’essiccazione, forniscono proteine al pari della carne e carboidrati, grazie ai loro amidi. Una volta erano considerati la carne dei poveri, diventando il simbolo dell’alimentazione contadina grazie all’alto potere nutrizionale e saziante. Per molto tempo sono stati uno dei pochi prodotti della terra ad essere accessibili anche alle classi povere.

Non a caso, Bertoldo, il contadino protagonista del racconto di Giulio Cesare Croce, quando fu invitato a vivere a corte non poté più nutrirsi della sua zuppa a base di fagioli e ne morì per la mancanza. La sua lapide riporta la scritta: “Qui giace Bertoldo che morì tra aspri e doli per non poter mangiare rape e fagioli“.

Un arzillo signore novantenne di Barberino, la cui famiglia lavorava a mezzadria, mi raccontava che: “La zia Argia faceva da mangiare in casa mia e allora il mangiare era fagioli bianchi di giorno di lavoro e la domenica fagioli cotti, minestra sui fagioli e il baccalà”.

L’orto, che una volta tutti i contadini coltivavano con estrema cura, forniva prodotti durante tutto l’anno, e quelli più diffusi erano i fagioli, le patate, i cavoli, i porri e le cipolle che costituivano la base delle zuppe di verdura e delle minestre di pane che poi venivano consumate durante l’inverno.

Quindi i fagioli e tutti i legumi in genere, hanno avuto una parte importante nella storia dell’agricoltura e dell’alimentazione ed oggi hanno conquistato un posto anche nell’alta ristorazione.

Ecco alcuni modi di dire e proverbi legati al fagiolo:

“Quando canta l’Assiolo, contadin semina il fagiolo”

“Cascare a fagiolo” 

“Quando canta il cuculo si piantano ceci e fagioli”

“I fagioli sono la carne dei poveri”

“Riso e fagioli fan crescere i figlioli”

“Leva l’unto, son fagioli”

“Fagiolo a fagiolo, si empie il paiolo”

“Chi si vanta da solo, non vale un fagiolo”

“Fiorentin mangia fagioli, lecca piatti e romaioli”

Per questa ricetta vi propongo una zuppa composta da una ricca varietà di legumi e fra questi la “Fagiola Schiacciona di Sant’Agata”.

RICETTA

Ingredienti

  • Legumi misti secchi gr.300 *
  • Carota piccola n.1
  • Sedano 1 costa
  • Cipolla rossa media n.1
  • Aglio 2 spicchi
  • Brodo vegetale q.b.
  • Salvia
  • Passata di pomodoro gr.100
  • Sale e pepe
  • Olio E.V.O.

*Fagiola schiacciona di Scarperia, fagiolo rosso di Lucca, fagiolino del Trasimeno, piattella pisana, cannellino, scritto di Lucca, coco nano, dall’occhio, zolfino, ceci, cece nero, lenticchie.

Procedimento

Controllate che i legumi non contengano delle impurità, sciacquateli bene e poi metteteli a bagno in abbondante acqua per 12 ore. Questa operazione solitamente si fa la sera per la mattina successiva.

Trascorso il tempo di ammollo tritate tutti gli odori (cipolla, sedano, carota e gli spicchi di aglio) e metteteli a cuocere dolcemente in olio con l’aggiunta di un goccio di brodo.

Nel frattempo scolate i legumi e sciacquateli molto bene. Uniteli al soffritto insieme alla salvia, mescolate e copriteli con il brodo vegetale.

Aggiungete la passata di pomodoro.

Portate a ebollizione la zuppa, aggiungete poco sale e pepe e fate cuocere lentamente a pentola coperta.

Se necessario aggiungete altro brodo vegetale bollente.

A cottura ultimate aggiustate di sale.

Se preferite una zuppa meno “brodosa”, lasciate il tegame scoperto sul fuoco ancora per qualche minuto.

 


Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri di Italia da qualche anno organizza anche corsi di cucina nel Mugello.

Da qualche tempo Patrizia ha aperto anche un blog, una ricca raccolta di ricette e curiosità che vale veramente la pena “sfogliare”.

Inoltre, Patrizia ha pubblicato un libro di ricette: “La cucina di casa. Un viaggio nelle tradizioni culinarie del Mugello” in vendita nelle librerie ed edicole del territorio. Ecco dove trovarlo 

Patrizia Carpini Cooking Experience
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 febbraio 2025

Andrea Pelosi
Author: Andrea Pelosi

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