Nel 1600, ai tempi del suo famoso poeta Bartolomeo Corsini, Barberino era un paese molto fiorente e noto nel circondario per i berlingozzi e il panno fino. Un’attività importante del luogo era quella di cardare e slappolare la lana grezza per realizzare delle piccole pezze, dette bigelli. Queste pezze furono usate per molto tempo per confezionare le vesti dei contadini e venivano vendute nelle fiere di Prato e di altri paesi vicino.

L’altro elemento che caratterizzava Barberino, riportato dal Corsini nel suo “Torracchione Desolato”, erano i berlingozzi. Si tratta di un dolce di origine popolare che veniva preparato solo per il Giovedì Grasso, noto fino nel Rinascimento ed arrivato sino ai nostri giorni.

Nella cultura culinaria di oggi è da considerarsi un ottimo dolce casalingo ma alla Corte medicea veniva servito tagliato a tocchettini come antipasto. Le cronache accreditano addirittura la ricetta alla Contessina Bardi de’ Medici, nonna di Lorenzo il Magnifico.

Il Corsini declamava la generosità degli abitanti di Barberino che, secondo lui, erano soliti accogliere i visitatori offrendo loro berlingozzi e vino, perché erano talmente ricchi da gettare il lardo ai cani: 

Ed ecco al terminar di tal discorso

Entrano nel castel di Barberino

Il di cui popol ricco in gran concorso

Lor fa più d’un saluto e d’un inchino

D’incontro lor più d’un vedi esser corso

Con berlingozzi e con fiaschi di vino

Ch’ha Barberino abitatori umani

Che gettan liberali il lardo ai cani

(Il Torracchione Desolato VI, 44). 

 


RICETTA 

Ingredienti

  • Farina Tipo 00 gr.300
  • Zucchero gr.250
  • Burro gr.150
  • Uova intere n.2
  • Tuorli n.2
  • Lievito per dolci gr.8 (1/2 bustina)
  • Latte fresco intero ml.70
  • Sale un pizzico
  • Scorza di un limone bio
  • Burro e zucchero semolato q.b. per lo stampo

Procedimento

Sbattete in una terrina le uova intere e i tuorli con lo zucchero ed un pizzico di sale, fino a quando saranno diventati chiari e spumosi. Sciogliete il burro a bagnomaria e una volta freddo aggiungetelo al composto di uova e zucchero e continuate a lavorarlo con lo sbattitore elettrico. Unite la scorza di limone grattugiata. Setacciate la farina con il lievito per dolci e unitela al composto alternandola con il latte.

Imburrate uno stampo per dolci con il foro centrale (stampo per ciambella). Cospargetelo con lo zucchero semolato. Versate il composto all’interno dello stampo e cuocete in forno caldo a 170/180° per 35/40 minuti. Una volta cotto sformate il dolce ancora caldo dallo stampo.

Riporto di seguito anche la ricetta inserita dalla Regione Toscana nell’elenco dei prodotti tradizionali.

Ingredienti:

400 gr. farina -3 uova intere -300 gr. zucchero -100 gr. burro -1 limone -1 pizzico di sale -latte- mezza bustina di lievito in polvere.

Preparazione:

Sbattere bene le uova con 250 gr. di zucchero e quando saranno ben gonfiate unire il burro fuso a bagnomaria, la scorza grattugiata del limone, la farina setacciata, il lievito sciolto in un pochino di latte ed il sale.

Lavorare il composto aggiungendo un pochino di latte freddo se necessario per ottenere una pasta liscia, quindi, fare la camicia ad uno stampo ( cioè imburrarlo ed infarinarlo) col buco al centro e versarci l’impasto, decorare con un budellino di pasta messo a zig-zag e cospargere la superficie con il restante zucchero.

Cuocere in forno a 180° per 40 minuti circa.

Patrizia Carpini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 marzo 2022

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