Il tartufo, eccellenza del Mugello

BORGO SAN LORENZO – Nel prossimo fine settimana si terrà a Borgo San Lorenzo la Mostra mercato del Tartufo bianco e nero, la manifestazione mugellana più antica dedicata al prezioso prodotto autunnale (articolo qui). Pubblichiamo qui la presentazione del sindaco Leonardo Romagnoli:

“Il Mugello è uno dei territori della Toscana più vocati per la produzione di tartufi dal pregiato bianco, al nero non solo estivo, al marzuolo e uncinato. Le note storiche ci ricordano che già a metà ottocento il pievano di San Giovanni Maggiore Don Alessandro Magni individuava questa scoperta “interessante assai l’industria e la economia” del territorio. Il sacerdote già nel 1851 intraprese ricerche accurate nell’agro mugellano e “le sue speranze non restarono deluse poiché trovò subito dei tartufi bianchi e neri, e di questi circa libbre 40 uguali ai migliori che provengono dai monti di Norcia, e pesi perfino di 9 libbre”( una libbra è pari a 453 grammi). Pur cercando i tartufi solo durante le sue passeggiate il Magni aveva trovato tartufi in molte parti del Mugello” ed in 5 anni ne ha trovata quantità di circa libbre 150 all’anno”.

Già allora il prezzo del pregiato fungo ipogeo era piuttosto elevato tanto che il Giornale Agrario della Toscana scriveva che questa ricerca “apra una sorgente di guadagno per chi si dedicherà al questa nuova industria, la quale farà trarre profitto da un ricco prodotto naturale che andava fin qui perduto”.

Le cose non sono andate come auspicava il pievano Magni e per molto tempo il Mugello pur essendo un territorio di grande produzione è restato un territorio privo di proprie iniziative d valorizzazione.
Solo negli ultimi 30 anni grazie anche al lavoro dell’Associazione Tartufai Mugello la situazione è cambiata con iniziative come la Mostra Mercato e la creazione di attività artigianali legati a questo prodotto della nostra terra.
A suo tempo la Comunità Montana sostenne studi sulla presenza del tartufo per individuarne le aree più produttive e proporne la tutela all’interno degli strumenti urbanistici. Questo interesse si è poi un po’ attenuato nel corso degli anni mentre andrebbe ripreso per cercare di tutelare le zone tartufigene perché queste non sono solo importanti dal punto di vista economica ma anche sotto il profilo ambientale. Il Tartufo ha bisogno di un territorio sano e curato ed è il lavoro che stanno facendo le associazioni dei raccoglitori con conseguenze positive per la nostra economia e il nostro ambiente.
Quando perdiamo alberi che da sempre favoriscono la nascita del tartufo perdiamo un pezzo della nostra storia e del nostro ambiente. Questo vale ancora di più oggi quando i cambiamenti climatici rischiano di impoverirci anche sotto questo aspetto non trascurabile che caratterizza il Mugello.