
L’olivicoltore Pietro Amedeo Modesti premiato dal presidente del Rotary Club Mugello Giorgio Gomisel
MUGELLO – Si è tenuta ieri, sabato 25 gennaio, nella villa “Le Mozzete” a Scarperia e San Piero la XXIII edizione del RotarOlio, l’evento organizzato dal Rotary Club Mugello. E quest’anno il confronto tra oli ha visto prevalere, nel giudizio del pubblico, un olio extravergine di Lucca, quello di Pietro Amedeo Modesti. Buonissimi e di altissima qualità anche gli altri oli presentati, quelli di Furio Fabbri, Mauro Mariangioli, Giulio Cappetti e Umberto Borgioli.

Il presidente del Rotary Club Mugello Giorgio Gomisel

la dottoressa agronoma Fiammetta Nizzi Grifi
Introdotta dal presidente del Rotary Club Mugello, l’ing. Giorgio Gomisel, che ha sottolineato il valore della serata e di essere riusciti a coinvolgere diversi club rotariani fiorentini, è stata la dottoressa agronoma Fiammetta Nizzi Grifi, esperta in olivicoltura, ad avviare la serata con una conferenza interessantissima, che ha spaziato dalla descrizione dell’importanza dell’olivicoltura nel mondo -presente in 58 Paesi – e in Italia – dove si contano 150 milioni di piante all’influenza del cambiamento climatico. Su questo argomento Nizzi Grifi ha ricordato come l’olivo abbia bisogno del freddo per la corretta gemmazione, mentre il troppo caldo, ovvero temperature superiori ai 40 gradi condannano la pianta all’improduttività. E ha invitato a continuare a valorizzare l’olivicoltura italiana di qualità, approfittando anche dal particolare momento commerciale che ha visto una crescita dei prezzi, con una diminuzione della forbice tra prezzi dell’olio “da supermercato” e quelli di qualità medio-alta.
Poi la cena, tutta incentrata sulla possibilità di assaggiare e confrontare i cinque oli in concorso. Dalla votazione dei commensali il prescelto è stato dunque olio etravergine di oliva di Modesti: “Abito a Firenze sono nato a Lucca e questo olio viene da Lucca, abbiamo questo podere che era dei miei nonni – spiega -. I cultivar principali sono frantoio e leccino. Abbiamo circa 900 piante, per una produzione, quest’anno di 8-9 quintali di olio. Le nostre produzioni sono in vendita per contatto diretta, da noi in azienda. Sono molto soddisfatto della qualità di quest’anno, le olive erano sanissime. La resa è stata come per tutti molto bassa, ma noi abbiamo franto in una fase di maturazione molto precoce e quindi le caratteristiche organolettiche sono state molto favorite, con caratteristiche finali dell’olio che erano superiori”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 gennaio 2025
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!