BARBERINO DI MUGELLO – Il segreto del pane del “Fornaio di Galliano” dei fratelli Rapi? Tanta passione e voglia di fare. E ce la racconta lo stesso Fation, proprietario del forno, che già da ragazzo sapeva benissimo chi era e dove voleva arrivare.

Come è nata la passione per pane e panificazione? Dopo aver concluso gli studi al Chino Chini, indirizzo meccanico, per un po’ ho lavorato in fabbrica ma dopo poco mi sono reso conto che in quel modo non avrei raggiunto i miei obiettivi in tempi rapidi. Allora sono andato a lavorare al forno Conti di San Piero a Sieve dove le mie prospettive erano sicuramente migliori.

Quali erano i tuoi obiettivi? Avevo 18 anni e volevo comprarmi una casa ed andare a vivere da solo. In fabbrica guadagnavo troppo poco ed io avevo fretta!

Come mai? Sia chiaro, la mia è una famiglia molto unita e stavo bene in casa. Però noi siamo quattro fratelli e dormivamo tutti nella stessa camera. All’inizio era divertente ma, crescendo, iniziavamo ad avere bisogno dei nostri spazi ed io, in qualità di fratello maggiore sentivo il “dovere” di aiutare. Inoltre, ho sempre avuto un grandissimo desiderio di indipendenza. Mio padre è sempre stato un gran lavoratore ed è questo che ci ha insegnato: lavorare duramente, essere indipendenti ed educati.

Quindi hai iniziato a lavorare dal Conti….Esatto, nel 2006 e ci sono stato per 9 anni, fino al 2015. Lì ho imparato tantissimo, un po’ perché avevo voglia di farlo, mi impegnavo veramente tantissimo, e un po’ perché Giuliano Conti mi ha insegnato molto. Fatto sta che in poco tempo sono passato da lava-teglie a primo impastatore. Per me è stata una rinascita e lo devo a Giuliano perché se ho raggiunto i miei obiettivi è stato anche grazie a lui. E poi, nel 2015 ho aperto il mio forno a Galliano.

E sta andando bene, qual è il tuo segreto? Sì, non ci lamentiamo. Il segreto? Tanta passione, la giusta spinta e un sogno. Già da adolescente avevo ben chiaro dove volevo arrivare e questa è stata benzina per me. Anche se mi avevano detto che fare il fornaio era un lavoraccio, fatto di tanti sacrifici, io non ho mai mollato e con me neanche mio fratello Arbri.

Qual è la tua giornata tipo? Eh, molto impegnativa, specie se come me hai una famiglia con due bambine piccole. Questo mestiere ti porta via tanto tempo, lavoro 12/13 ore il giorno, di media, mi sveglio alle 22.30 ed alle 23.00 sono già al forno ad impastare. Più tardi mi raggiunge Arbri che è addetto a cuocere. Però vorrei dire una cosa: io amo il mio lavoro, secondo me è un’arte! L’unica cosa che mi piace meno, ma come un po’ a tutti, è la parte burocratica. Ma è durante i periodi festivi, come la Pasqua ed il Natale, che sono più soddisfatto, il lavoro aumenta tantissimo ma è un ottimo modo per mettersi alla prova.

Hai un cavallo di battaglia? Sì, il pane multicereali. Anzi, no! Quello a doppia lievitazione, ha un sapore ottimo e non si trova da queste parti.

Come siete stati accolti? A dire la verità, ci avevano sconsigliato di aprire un panificio a Galliano. Ci avevano detto che le persone erano un po’ chiuse ma io non ho voluto ascoltarli e, sinceramente, ho fatto bene. Siamo stati subito accolti a braccia aperte e per questo devo ringraziarli per la fiducia che ci hanno dimostrato. Qualche critica c’è ma sono sempre costruttive e ci aiutano ogni giorno a migliorarci! Addirittura, qualche tempo fa delle signore mi hanno detto che il paese ha acquisito qualche “punto in più” dopo la nostra apertura.

Il covid vi ha rallentato in qualche modo? Non particolarmente. Abbiamo perso qualche ristorante che si serviva da noi e che ha dovuto chiudere a causa del decreto ma abbiamo recuperato le mancanza in bottega perché ora le persone si spostano meno volentieri e quindi comprano più volentieri al forno.

E non vi siete fermati, anzi, avete deciso di aprire un nuovo negozio! Esatto, abbiamo aperto da circa un mese una bottega a Campomigliaio. Per me è un posto molto caro perché ci viveva mia zia ed io sono sempre stato bene lì, e quando il lavoro di mio fratello piccolo, Fiorentino, non andava più bene abbiamo deciso di buttarci in questa nuova avventura che già progettavamo da qualche anno. E, devo dire, sembra già andare bene.

Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello –  Aprile 2021

1 commento
  1. Nadia
    Nadia dice:

    Bravi ragazzi!! Importante che il pane e prodotti di panificazione siano buoni. Il pane è buonissimo!! Poi ci vuole impegno per lavorare . Cmq bravi continuate per la vostra strada.

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *